Posts in Category: Agenzia per l'Italia Digitale

DPCM 22/02/2013 Regole tecniche in materia di firme elettroniche

Riprende l'attività legislativa e si definiscono alcuni dei tanti regolamenti annunciati in bozza ma non ancora pubblicati in via definitiva.

Con le Regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali, ai sensi degli articoli 20, comma 3, 24, comma 4,  28, comma 3, 32, comma 3, lettera b) , 35, comma 2, 36,  comma 2, e 71.

Viene ridisegnata la definizione delle varie firme elettroniche, compresa la famosa F.E.A. firma elettronica avanzata che comprende anche la firma Grafometrica.

Qui trovate il testo completo .

Sono riprese anche le riunioni per discutere delle modifiche al DM 23/01/2004 che, come vi ho raccontato in altri post, è sotto esame da parte del forum per la fatturazione elettronica.

Il DM 23/01/2004 ad oggi, non ha comportato grandi problemi di interpretazione, stabilisce però degli obblighi che definire "eccessivi" è poco.

Va ricordato che ad oggi sono poco più di 110mila i soggetti fiscali (su milioni di partite iva) che utilizzano la conservazione sostittuiva (dato 2012) .

Abbiamo stimato che dai nostri programmi vengano gestiti circa 70mila soggetti. Questo indica che le difficoltà OSTACOLANO pesantemente la diffusione di questi metodi che invece sono importanti proprio per semplificare la vita alle imprese e alle persone.

Le difficoltà sono ricondubili a 3 adempimenti:

1 - l'invio dell' impronta degli archivi,

C'è intenzione da parte di tutti di eliminare questo obbligo e mantenere solo una indicazione statistica (conservi digitale si no e cosa) in qualche dichiarazione. Noi abbiamo suggerito di fare una comunicazione unica con quanto previsto al punto 3

2 - il termine di 15 giorni per il completamento del processo di conservazione delle fatture

Anche su questo tutte le persone con cui abbiamo il piacere di discutere sono concordi sul portare la cadenza ad "almeno annuale" per tutto.

3 - il pagamento dei bolli

Su questo si riscontrano 3 difficoltà:

3.1 -  la prima dovuta alla forma di pagamento (f23) .

L'f23 va pagato fisicamente in Banca o Posta ed è molto scomodo, specialmente per gli studi tributari e i centri servizi. Se fosse abilitato l'f24 i bolli andrebbero pagati con gli altri tributi in via telematica, è previsto dalle norme ma non è operativi perchè mancano i codici tributo 

3.2 - la seconda è relativa al calcolo,

ci sono documenti soggetti a bollo che non sono organizzati per registrazioni e questo genera dubbi nonchè calcoli più complessi

3.3 - la comunicazione, anche per i bolli va fatta una comunicazione.

Abbiamo chiesto

che la comunicazione sia unica (o si mantiene quella dei bolli o si fa quella dei documenti con l'aggiunta dei dati dei bolli)

che si possa effettuare i calcoli per pagina (quando i documenti hanno le pagine numerate)

che il pagamento dei bolli si possa fare con modello f24

 

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Via libera alla nomina del Direttore dell'Agenzia digitale #agendadigitale

La Corte dei Conti ha dato il via libera alla nomina del  Dott. Agostino Ragosa a capo dell’Agenzia per l’Italia digitale.

E' una buona notizia, purtroppo i tempi per questo governo sono quasi scaduti e teroricamente il nuovo potrebbe non confermare le impostazioni e le nomine fatte ma siamo fiduciosi, il Dott. Ragosa ha le competenze per prendere in mano la situazione e l'impostazione complessiva del disegno digitale, alla fine di tutte le norme emanate ed emanande ci fa intravedere diverse possibilità di innovazione.

Ora cccorre proseguire sulla strada tracciata , lavorare sui decreti attuativi, vigilare affinchè le riforme digitali vengano compiute.

Ci auguriamo anche che venga intrapresa la strada della semplificazione e della proporzionalità delle norme affinchè ogni cittadino nel suo mondo, possa adeguatamente usufuire dell'innovazione digitale.

Al Dott. Ragosa i nostri migliori auguri di buon lavoro.

http://www.digitpa.gov.it/notizie/scelto-direttore-dellagenzia

 

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Agenzia per l’Italia digitale, mi passi il direttore ... #agendadigitale

Mi spiace , il direttore ancora non sappiamo chi sarà.

A dir la verità non c'è neanche la pianta organica e il decreto crescita 2.0, ora al vaglio del Senato, fa storcere il naso, soprattutto per la "sparizione" della parte Ecommerce.

Eppure il ministro Passera ad un convegno (già perchè cosa fa il Governo lo scopri ai convegni , strana abitudine) assicura che entro la legislatura verranno emessi anche i decreti attuativi.

Il decreto crescita 2.0 (la bozza è commentata qui)  contiene importanti novità la cui attuazione in tempi brevi lascia però un pò perplessi. Altrettanta perplessità nasce se si pensa alla capacità di rendere "produttive" quelle misure in tempi brevi.

Prendiamo la PEC , è già attiva per milioni di soggetti, ma , ancora oggi, sono pochissime le pratiche che vengono completate tramite PEC (in 2 anni ho ricevuto 1 pec dalla cciaa per una variazione e 1 pec dall'INAIL). Nel decreto Pec per tutti i soggetti economici e sanzioni per chi non la usa. Ma se non si riformano i processi per CONSENTIRE l'uso di documenti digitali, come si fa a notiifcare questi processi tramite pec ?

La stessa cosa si può dire per l'Identità digitale, ci sono una ventina di milioni di CNS (io pensavo una decina) ma sono di due tipi le "real cns" e le "cns like" le prime accedono a tutto ma i servizi a disposizione sono poche decine. Le seconde accedono solo a parte dei servizi , ma offrono le stesse garanzie. Tutto questo può essere rimosso SENZA aspettare la nuova carta d'identità digitale che, ricordiamolo, per diffondersi totalmente avrà bisogno tra i 3 e i 7 anni.

Si potrebebro attuare in tempi brevi (relativamente) le  misure relative alla Sanità ed ai pagamenti elettronici, ma la sensazione è che le Regioni , più che investire nella digitalizzazione della Sanità, facciano prima a tagliare i posti letto e anche questo "compito" rimane li a mezz'aria. E sui pagamenti elettronici si entra in un labiritno di norme che per essere "riorganizzate" comportano il ribaltamento di migliaia di procedure.

Tanto per fare un esempio pensiamo ai bolli sui documenti informatici, ancora oggi non si sa bene come calcolarli, l'importo cambia a seconda della modalità di conservazione e nel caso di bollo elettronico, si formalizza con 2 lettere cartacee.

E allora che facciamo ? continuiamo sulla strada del declino ? A me vien da dire "professore, stasera non si esce, niente convegni e niente cene , si finiscono i compiti"

#Direttore agenzia italia digitale Adesso

I decreto definitivo in esame al senato è qui

 

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ItaliaDigitale, tavola rotonda Anorc del 22 ottobre. Resoconto

Come promesso pubblico un breve riassunto dell'incontro organizzato da Anorc lo scorso 22 ottobre. Il tema principale era quello di rendere noti i risultati della ricerca effettuata da Anorc sullo stato della digitalizzazione nella pubblica amministrazione.

I dati della ricerca sono disponibili qui

Ha iniziato la giornata un intervento della dott.sa Maria Pia Giovannini  dell'Agenzia per l'Italia Digitale (A.i.D.). Il suo intervento ha portato poche novità, si è soffermata sul decreto digitalia (che abbiamo già commentato) e sulla evoluzione di Digitpa, assorbita all'interno dell'AID. Molte attenzione è stata data al "contrassegno digitale" ovvero alla riproduzione su carta dei documenti digitali. Digitpa ha emesso (o sta emettendo) linee guida molto analitiche che sicuramente appena possibile andremo ad analizzare.

La Dott.sa Masella, anch'essa di AID ha trattato la questione degli accreditamenti. Devo dire la verità non mi è chiaro come si svolgeranno le certificazioni, credo che dovranno uscire delle precisazioni, fermo restando che le domande possono essere già inviate. Per quanto riguarda le Pubbliche amministrazioni, queste dovranno utilizzare ESCLUSIVAMENTE conservatori accreditati.
L'approccio è alquanto strano, o meglio è in linea con questa idea (che personalmente non condivido) che la conservazione digitale debba necessariamente essere effettuata in outsourcing. Per il pubblico dove i termini di conservazione sono molto lunghi può anche essere ragionevole, per i privati è un concetto allucinante. Se io volessi conservare digitalmente il mio modello unico , dovrei rivolgermi ad un conservatore accreditato ? Mi sembra veramente fuori luogo , conservare un file pdf per 10 o 20 anni è molto più semplice che gestire un sistema contabile.

Il Dott. Piancaldini, che molti conoscono perchè ha partecipato al Briefing on line tenuto a settembre,  ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il Forum della Fatturazione elettronica, dando come prima cosa la notizia del parere favorevole del consiglio di stato sulla schema di regolamento ministeriale per la gestione dei processi di fatturazione elettronica verso la p.a. (notizia che trovate qui ) , ha confermato che entro l'anno verrà sicuramente emesso il decreto per il recepimento della direttiva cee 2010/45 e confermando che sono iniziati i lavori e le consultazione per modificare il DM 23/01/2004 nella parte che riguarda i termini di conservazione delle fatture (verrà portato a 1 anno) .

Ha promesso anche di spingere il MEF, rappresentato dal Dott. Paolo Tremarchi ad esaminare quanto prima la questione dei bolli (non siamo gli unici a lamentarsi finalmente ) alla luce anche della circolare 5e che ha complicato (non poco ) le cose . Argomento trattato qui .

Anche il decreto sulla fattura elettronica per la p.a. potrebbe essere pronto entro l'anno.

Tremarchi è stato molto breve e ha incentrato il suo intervento sulle norme, criticando un pò l'operato di digitpa. RIvendica norme più semplici, meno inutilmente dettagliate, ribadendo che l'informatica è una materia in continua evoluzione e non ha senso a livello di norme andare troppo nel dettaglio.

I partecipanti erano pochi e gli applausi erano più di rito che di convinzione, io sottobanco ho applaudito perchè ho condiviso appieno il suo intervento.

Tra un intervento e l'altro il Dott. Lisi di Anorc ha illustrato i dati della ricerca, a conclusione c'è stato un intervento del Dott. Giovanni Manca che ha criticato un pò questo ritorno di fiamma della CIE (Carta di indentità elettronica)  e ha espresso qualche perplessità sul futuro delle smart card.
Un brevissimo intervento del Dott. Andrea Caccia ha fatto alcuni cenni agli standard utilizzati ed esaminati a livello Europeo e in particolare alle norme ETSI per la conservazione.

Nel complesso la mattinata è stata interessante, ma la partecipazione non è stata ampia (una sessantina di persone in tutto) .  Se fosse stata in video conferenza, i risultati sarebbero stati gli stessi in termini informativi ma la partecipazione più agevole.

 

Ho avuto modo di ricevere anche il primo numero di Documento Digitale, il periodico edito da Anorc. Devo dire che averlo in formato cartaceo mi ha fatto strano, avrei preferito una pubblicazione digitale, tuttavia ho apprezzato i contenuti.

 

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Direttiva cee 2010/45 discussione aperta #agendadigitale

Sul sito del Ministero delle Finanze, è aperta la discussione sulla proposta di decreto per il recepimento della direttiva cee 2010/45  Link qui  

 

Nei prossimi giorni avanzeremo le nostre proposte (un paio pensiamo siano utili)

 

 

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Agenda digitale testo approvato dalla commissione trasporti

Non riesco a trovare motivi di entusiasmo.

http://www.key4biz.it/files/000202/00020282.pdf

 

Mi sembra il solito modo di fare Italiano, contributi qui e li, agevolazioni su e giù, semplificazioni tanto per dire che qualche cosa ho fatto.


Nulla di veramente incisivo a mio parere. Tra l'altro mi pongo una domanda : quante nuove imprese nascono e muoiono nel giro di pochi anni ?

 

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Agenda Digitale, Free spot 15 minuti di accesso gratuito a internet per tutti

Nei giorni scorsi abbiamo dato notizia dei risultati di un incontro tenutosi in IX COMMISSIONE (Traporti, poste e telecomunicazioni) che, mettendo d'accordo le parti, ha prodotto un testo unico denominato "Disposizioni per lo sviluppo dei servizi elettronici e digitali" (Gentiloni Palmieri).

In prima battuta abbiamo pubblicato articoli e link al documento originale, riservandoci di valutarne la qualità in un secondo momento.

Ora dopo una lettura più approfondita del testo, qualche suggerimento ci viene, primo fra tutti l'articolo 5

Articolo 5 - Contributi alle famiglie.

Forse non abbiamo capito bene i termini della questione, ma da un esame veloce risulta che :

A - Chi non ha un computer , anche se ha redditi inferiori a 20.000 euro e  un figlio studente (minore) non ha diritto ad alcun contributo. NON CI PIACE.

B - Chi ha già un computer ma vuole aggiornarlo riceve un bonus di 100 EURO , bene, ma rimane il fatto che chi non ce l'ha non viene aiutato affatto.

C - 50 euro di bonus per l'acquisto di una chiavetta. A nostro parere non va bene .

La misura giusta dovrebbe essere studiata in modo più ampio vale a dire.

  • 50 euro per l'acquisto di uno strumento di accesso a internet (chiavetta, Router o Smartphone con sim abilitata alla sola navigazione).
  • In aggiunta e a TOTALE CARICO DELLE SOCIETA' CHE FORNISCONO SERVIZI DI ACCESSO A INTERNET , 15 MINUTI / GIORNO DI ACCESSO GRATUITO PER TUTTI QUELLI CHE NON HANNO UN ABBONAMENTO DI ACCESSO. (FREE SPOT)

Formulata così, a nostro parere, sarebbe una misura veramente incisiva . Se poi le compagnie vogliono regalare mezz'ora, va meglio.

 

Gli altri articoli:

Articolo 1 - definizioni

E' l'ennesima raccolta di definizioni inglesi e relativi concetti in italiano. Considerato che si tratta di leggi Italiane, è giusto il suggerimento (dato anche da altri) di utilizzare termini italiani e semmai nell'articolo 1 realizzare il collegamento (spiegazione) con il termine Inglese.

Articolo 2 - Verifica annuale dello stato della digitalizzazione

Nulla da dire, se attuato è senz'altro utile affinchè le azioni abbiano effetto e sia possibile apportare  le correzioni che inevitabilmente si renderanno necessarie.

Articolo 3 - esonero concessione per cablaggi.

Una detassazione (di fatto) per le imprese che realizzano cablaggi di cui è difficile identificare vantaggi e svantaggi. Rimango dell'idea che ogni città dovrebbe avere una "via sotterranea" dove far transitare tutti i servizi, onde evitare che ognuno faccia il suo buco. Ma questo è il mio sogno destinato a rimanere tale. Interessante il concetto del "Catasto delle infrastrutture civili in fibra ottica" , un pò ottimisti i tempi visto che scadeva lo scorso 30 giugno e non so se sia stato fatto. Magari un tempo più realistico e un controllo sul rispetto di tali tempi ci starebbe bene.

Articolo 4 - Uso del wifi

Semplifica l'uso di apparati wifi sotto i 3 watt. Bene.

Articolo 6 - Formazioni

E' un progetto così grande che in un articolo di legge ci possono stare solo le dichiarazioni di intenti. Ci sembra che un progetto formativo senza fondi sia difficile da realizzare, tuttavia le intenzioni sono lodevoli.

Articolo 7 - Pubblcità

E' un impegno a fare degli spot pubblicitari, va bene ma non è questo che cambia la vita del paese, anzi a volte gli spot vengono visti dalla gente come una delle tante forme di "spreco" della p.a.

Articolo 8 - campagne informative

Come sopra

Articoli dal 9 al 20 - aiuti alle start up

Si rivolge alle nuove aziende o quelle esitenti con meno di 5 anni di attività con una serie di misure molto articolate che istituiscono fondi, agevolazioni, privilegiano aree etc.

Alla fine del giro vengono fuori 30 milioni di fondi , bisognerebbe capire quanto costerà la gestione di questi 30 milioni, perchè tra chi deve prendere domande, valutarle, erogare etc,  l'impressione è che la gestione costerà più dell'erogato.

Articolo 21 detassazione commercio elettronico con l'estero.

Le vendite inferiori a 5000 euro fatte a soggetti non residenti tramite commercio elettronico , godono, in via sperimentale di una esenzione dalle imposte per la quota di 1/3 del reddito di impresa derivante. Va bene anche se non so quanto sia contento il resto d'Europa per una agevolazione che ha il solo scopo di fare concorrenza agli altri paesi .

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Agenzia per l'Italia Digitale il decreto in Gazzetta

Con speranza e fiducia annunciamo la nascita della Agenzia per l'Italia Digitale .

 

Il nome ci piace, non si riferisce alla pubblica amministrazione ma ad un paese intero che ha bisogno di scoprire, sfruttare, incrementare la capacità di utilizzare le tecnologie digitali per migliorare la qualità della vita, per fare scelte più consapevoli, per valorizzare l'arte, le regioni, l'imprenditorialità; per semplificare il rapporto con la p.a. e renderlo trasparente e partecipativo. 

 

A chiunque dirigerà la nuova struttura (che come pre annunciato assorbe digitpa e agenzia per l'innovazione) facciamo i nostri migliori auguri. 

 

link al testo del decreto

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