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Smart Card Aruba e Agenzia delle Entrate

Volevo registrarmi al sito dell'Agenzia utilizzando la smart card (token) di Aruba , ma stranamente ottengo questo errore.

Si è verificato un problema durante la registrazione.
La CNS inserita non risulta conforme allo standard e pertanto non può essere abilitata. Per maggiori chiarimenti si prega di contattare il certificatore che ne ha effettuato il rilascio.

Se avete test diversi e ce lo comunicate vi saremo grati.

 

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Buona notizia (spero) per chi non fa il registro dei beni entro il 30/09

Parliamo di Registro dei beni ammortizzabili.

Una importante rivista di settore precisa che per tale registro , la cui tenuta è regolamentata dall'articolo 16 del DPR 600/1973 , LA COMPILAZIONE VA ESEGUITA ENTRO IL TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE, ma la stampa può avvenire entro i successivi 3 mesi .

Ad onor di cronaca , della seconda parte non vi è alcun riferimento legislativo ma l'autore considera la compilazione come Annotazione meccanografica e secondo lui questa va effettuata entro il 30/09.

Devo anche dire che sempre in tale rivista vedo un'altra stranezza , nel calcolare i "3 mesi  successivi al termine di invio della dichiarazione dei redditi" , l'autore indica il 30.12 e non il 31.12.

Strano perchè 3 mesi non sono 90 giorni. Se il legislatore intendeva dire 90 giorni non avrebbe usato la parola mesi.

Quindi da un lato chi non ha marcato i registri dei beni ammortizzabili entro il 30/09 ha un motivo per considerarsi in regola; contestualmente se teniamo per buone queste ipotesi, chi ha fatto la chiusura dei registri il 31.12 dovrebbe considerarsi fuori termine.

Lascio a voi ogni conclusione

Aggiunta del 13/12/2011

C'è chi la pensa diversamente (e io condivido questa second ainterpretazione)

 

http://forum.commercialistatelematico.com/altri-argomenti/46695-registro-dei-beni-ammortizzabili-scadenza.html

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Agenda Digitale, chiedevamo cose giuste. Qualcuno si è accorto ?

In occasione della iniziativa Agenda Digitale per l'Italia, avevamo fatto 5 proposte documentate in questa pubblicazione  (1).

La seconda riguardava l'art. 2215 Bis che come sapete è stato modificato quest'anno (Commenti qui).

La terza era relativa al pagamento dei bolli sui documenti informatici. Lamentavamo il fatto che il pagamento dei bolli fosse solo cartaceo e seguito da una comunicazione (anch'essa cartacea) da inviare alla locale Agenzia delle Entrate.

Con Decreto del 8 Novembre , il Ministro Tremonti, scusate ex Ministro, ha deliberato che tali pagamenti possono essere effettuati con F24 ed in modalità telematica.

Inoltre le Agenzie hanno attivato la PEC (per ora solo a livello provinciale) appena saranno disponibili le PEC delle agenzie locali anche la comunicazione diventerà telematica.

Forse qualcuno legge le nostre proposte !!

Ora ci auguriamo che anche la prima  venga presa in esame visto che siamo ormai vicini alla scadenza e la Direttiva cee 2010/45 DEVE essere recepita entro l'anno.

 

(1) la proposta di non inviare le impronte dei documenti informatici (n. 4 dell'elenco) è stata ritirata in quanto inglobata nelle richieste avanzate da Anorc nell'ambito del Gruppo di lavoro sull'invio dell'impronta.
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Povere sha1 dimenticate da tutti

Le impronte dei documenti informatici e quelle usate per la firma digitale e la marca temporale, dal 1' gennaio di quest'anno sono realizzate in formato sha 256.

Negli anni precedenti si utilizzava l'algoritmo sha1 ormai lo sapete visto che se n'è parlato parecchio.

La comunicazione delle impronte relative agli archivi informatici di documenti fiscalmente rilevanti prevista dal DM 23/01/2004 e regolata dal Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate n. 2010/143663  va inviata per i documenti del periodo fiscale 2010 e per quelli precedenti.

Dunque tutti i precedenti sono in formato sha1 e quelli più vecchi hanno anche i certificati di emissione scaduti (il certificato di emissione delle marche ha durata di 4 anni)

Se si invia una comunicazione contenente tali tipologie di marche temporali, accade che il programma di verifica delle marche temporali dice che sono valide, ma il servizio di ricezione delle comunicazioni dice che non sono valide.

Abbiamo avvisato tutti da tempo ma sembra che la cosa non interessi a nessuno. Siccome ci risulta che ci siano in giro centinaia di migliaia di impronte calcolate in questo modo, con il prossimo aggiornamento proporremo a tutti i nostri clienti di fare un "calcolo preventivo" delle comunicazioni da generare e di comunicarci il risultato via internet.

Sarà una operazione velocissima che vi richiederà solo due click e sarà l'occasione per verificare che i supporti sono tutti in linea.

Riteniamo che il calcolo vada fatto su tutti gli archivi relativi a documenti fiscali a partire da quelli relativi ai documenti fiscali del periodo 2006 .

La situazione attuale è ben rappresentata dalla immagine che trovate sotto.

 

Per coloro che effettuano la conservazione delle fatture e che hanno numerose impronte per ogni anno, stiamo predisponendo la gestione delle super impronte. Queste le potete già calcolare con le utilità presenti nel comando ArchiMaster , funzione Gestione Impronta universale. Quello che verrà aggiunto sarà un archivio per la conservazione e la possibilità di generare automaticamente comunicazioni dalla super impronta.

L'archivio sarà unico quindi in caso di consegna delle super impronte ai clienti si dovrà provvedere a generare estratti per ditta.

 

Cosa accade oggi con le impronte sha1

 

verifica marca

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Vs. 2.02 del controllo comunicazioni impronta il campo caf non da pace

E' stato pubblicato ieri il programma per il controllo delle comunicazioni dell'impronta versione 2.0.2

Mi sembrano risolti i problemi delle Anagrafiche, ma (secondo me) il campo caf mantiene delle stranezze, deve essere valorizzato anche se trasmette un intermediario vuole 5 caratteri per forza. Che vi devo dire io non conosco i codici dei caf, saran così. 

Prossimi giorni rilasciamo update.

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Un bel documento sulla PEC

Scritto da un gruppo di lavoro dell'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti contabili, è molto utile per capire quali oneri sono connessi all'uso della posta certificata

http://www.studiocaravati.it/pubblicazioni.asp?menu=pubblicazioni

 

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I revisori contestano la conservazione digitale ma si scordano dell'art.2215 bis

Questa mattina la novità è una contestazione sulla conservazione di Libri Inventari causata da una "mancata numerazione sequenziale delle pagine".

In effetti capita spesso che l'inventario venga formato riportando in una stampa unica , diversi documenti come il bilancio xbrl, la nota integrativa, l'inventario delle merci etc. etc. Questi sono formati da origini diverse. se si stampano su supporto cartaceo pre numerato e vidimato, il problema della sequenzialità della numerazione non si pone, ma se si realizzano diversi documenti informatici, si dovrebbe dare una numerazione progressiva che parta dall'ultimo numero di pagina utilizzato o addirittura formare un documento unico.

Ma cosa dice il 2215 bis ?

"Gli obblighi di numerazione progressiva e di vidimazione previsti dalle disposizioni di legge o di regolamento per la tenuta dei libri, repertori e scritture sono assolti, in caso di tenuta con strumenti informatici, mediante apposizione, almeno una volta all'anno, della marcatura temporale e della firma digitale dell'imprenditore o di altro soggetto dal medesimo delegato."

Per cui la verifica della numerazione non si effettua andando a controllare i numeri assegnati alle pagine del documento ma andando a verificare l'applicazione delle firme e delle marche temporali con cadenza annuale.

Personalmente non amo il 2215 bis, sia nella versione attuale che in quella storica, però visto che c'è usiamolo.

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Altro errore nella comunicazione delle impronte

Ringrazio Fabrizio Lupone che mi ha segnalato un altro errore presente nella versione 2.0.1 del controllo delle comunicazioni delle impronte, la ragione sociale del titolare non può contenere numeri .

Questo è grave.

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Non possiamo inviare le impronte degli archivi informatici

Gli aggiornamenti

Il rilascio degli aggiornamenti relativi a specifiche e controllo della comunicazione delle impronte degli archivi informatici , ha creato qualche problema.

Campo Caf

Dai primi test risulta una incongruenza nel valore da assegnare al campo CAF che nel file di controllo è definito come Intero con 5 caratteri obbligatori.

Il problema nasce per chi non è un Caf, e per i Caf che hanno il codice che inizia con 0

Nella versione precedente era considerato un campo stringa e si poteva forzare con 5 zeri

In realtà nella prima versione c'era lo stesso problema.

Versione del controllo

Un secondo inconveniente , ma pare solo estetico, si trova nel programma di controllo della comunicazione da installare su Entratel. Anche se si installa la versione 2.0.1 , nella casella di controllo appare 2.0.0 ma la data dell'aggiornamento è il 4.11 cioè la data del rilascio della versione 2.0.1.

Rimane il dubbio sha1

Purtroppo a causa di questi cambiamenti non abbiamo ancora potuto provare laspedizione di impronte sha1 realizzate negli anni dal 2006 al 2009. Queste sono di due tipi, quelle prima di novembre 2007 hanno anche il certificato di emissione scaduto e quelle dopo hanno solo il calcolo sha1 al posto dell'attuale sha256.

Gruppo di lavoro Anorc, al lavoro

Ovviamente il Gruppo di lavoro organizzato da Anorc si è già mosso e ha inviato ai referenti dell'Agenzia delle Entrate copia delle osservazioni (se non l'ha già fatto lo farà a breve) .

Nel frattempo non è possibile (almeno per quanto risulta a noi) effettuare invii di comunicazioni.

 

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