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Comunicato stampa che proroga invio per 30 giorni

Trovate qui il comunicato dell'Agenzia.

Consigliamo di non "ridursi" a fare l'invio gli ultimi giorni ma provvedere QUANTO PRIMA al completamento delle comunicazioni, controllo e invio.
Le previsioni che erano state fatte (centomila impronte in totale) sono state troppo ottimistiche. Abbiamo valutato in centomila le impronte generate dai nostri clienti NEL 2010. a queste vanno aggiunti gli anni precedenti che , anche se inferiori, sono comunque alquanto consistenti.

Pertanto non perdete tempo e completate quanto prima tutte le operazioni.

Grazie per l'attenzione.

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Inviate correttamente un centinaio di migliaia di impronte

Difficile fare una quantificazione precisa delle comunicazioni inviate, ma possiamo stimare che siano più di 100.000 le impronte inviate correttamente all'Agenzia delle Entrate. Questo valore è molto prudente perchè nel 2010 avevamo 950 centri servizi attivi piu altrettante installazioni in aziende o altri tipi di attività a noi non note.

Se stimiamo che ogni centro servizi genera 100 comunicazioni arriviamo già al valore di 100mila in un anno. Ma siamo  a conoscenza di numerosi centri che superano abbondantemente le 300 ditte assistite e per ognuna formano due archivi separati, quello delle stampe fiscali e quello dei bilanci e inventari quindi 1 solo di questi può generare 600 comunicazioni anno e se ha inviato 5 anni da solo è arrivato a 3.000.

E' probabile che finito il caos, chiederemo ai nostri clienti di fornirci un dato preciso e sicuramente lo renderemo noto. Mi auguro che anche Sogei e Agenzia delle Entrate forniranno un dato di questa operazione.
Sicuramente sono ancora molti quelli che devono inviare, sono rimasti solo due giorni e anche se ci siamo resi disponibili questa mattina per l'assistenza, sembra che i ritardatari non intendano approfittarne e le chiamate sono veramente poche, pochissime rispetto alle 300 al giorno dei giorni scorsi.

In ogni caso val la pena ricordare che anche se il termine è il 31 gennaio, le disposizioni non prevedono sanzioni e non ci risulta che nei giorni successivi non si possano inviare, anzi abbiamo la certezza che si potranno fare invii anche dopo il 31, così come abbiamo notizie alquanto precise che NON CI SARANNO PROROGHE .

Per quanto concerne le impronte di archivi formati negli anni 2004 - 2007 abbiamo già dato delle interpretazioni (non sono fiscalmente rilevanti salvo i casi di accertamento in corso) e delle soluzioni (applicare una nuova marca temporale).

Capite bene che il problema non l'abbiamo creato noi, ma il certificatore e chi doveva controllare il suo operato.
Gli effetti di questi errori di rilascio delle marche non siamo in grado di quantificarli, pare che non se ne sia mai accorto nessuno o che nessuno abbia avuto il coraggio di dirlo (come nel nostro caso ma solo perchè eravamo gli unici  a rilevare questo errore quindi abbiamo peccato di modestia).
I nostri clienti in quegli anni erano ancora pochi (300 impianti installati) ma le marche temporali venivano usate in maniera massiva (nel 2004 - 2005 si usava marcare tutti i documenti per sicurezza)

Ora tutte quelle marche sarebbe non valide. Qualcuno prima o poi si degnerà di dirci cosa fare.

Tra l'altro parliamo di una spesa non indifferente, ognuno di quei clienti ha investito qualche centinaia di euro all'anno nell'acquisto di marche temporali, alcuni hanno superato le migliaia di euro.

Il problema più consistente nella formulazione delle comunicazioni è stato quello degli indirizzi, i controlli applicati sul Numero civico che non consente l'inserimento di caratteri minuscoli ha generato un sacco di problemi e richiesto la modifica di una marea di anagrafiche. Possiamo solo dire che l'avevamo previsto, non è un caso che in tanti interventi ci siamo lamentati della "ridondanza" di informazioni presenti nella comunicazione.

Non avevamo previsto invece la suddivisione delle dichiarazioni IRAP in 3 tipi. Fino ad oggi abbiamo gestito un solo codice (87 Modello Irap) e purtroppo non ci siamo accorti per tempo che serve maggiore analicità.

Purtroppo la correzione sarà disponibile Martedi 31 e il conteggio dei modelli dovrà essere effettuato a mano. In alternativa gli utenti possono correggere manualmente il file xml che viene generato automaticamente dai nostri programmi.

Gli archivi degli intermediari comunque sono stati molto problematici. Contengono una quantità enorme di documenti che non sono previsti dalla comunicazione (elenco clienti fornitori, variazioni ditte, spesometro) e soprattutto le date  dei documenti sono incoerenti con il periodo fiscale per effetto delle integrative e degli f24 e di alcune dichiarazioni che viaggiano in ritardo rispetto l'anno di spedizione che viene utilizzato come periodo di riferimento. L'applicazione della Risoluzione 298 del 2007 ha creato un sacco di confusione , avevamo già dal 2007 cambiato il nome degli archivi (chiamandoli con l'anno di spedizione) ma questo crea comunque confusione agli utenti perchè si spediscono dichiarazioni e modelli relativi all'anno fiscale precedente e a quello in corso (black list, intrastat sono dichiarazioni periodiche quindi molte sono relative all'anno in corso , l'ultima va a finire nell'anno successivo).

In ogni caso fa strano dover parlare di queste cose il giorno dopo dell'annuncio del pacchetto "semplificazioni" del Governo Monti che contiene, tra l'altro, la promessa di avvio dell'Agenda digitale per l'Italia.
Non so se lo ricordate ma LE NOSTRE 5 PROPOSTE avanzate proprio per l'Agenda Digitale comprendevano (tra le altre) quella di LIMITARE LA SPEDIZIONE DELLE IMPRONTE.

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IMPORTANTE come si comportano alcuni clienti con le marche ante 2007 che generano errore

Come sapete le impronte ante 2007 sono affette in taluni casi da un problema sulle marche temporali rilasciate da Infocamere che hanno un difetto nella parte certificato.

Per inviare comunque tali periodi, si può applicare una seconda marca temporale e noi ci siamo impegnati a realizzare una versione di ArchiReader (programma gratuito che controlla i supporti) che consenta di verificare queste marche aggiuntive.

ALCUNI CLIENTI PERO' hanno adottato un metodo diverso

Inviano comunque la comunicazione con la marca non valida e conservano la ricevuta con la notifica dell'errore.

Come detto la colpa delle marche sbagliate è in primo luogo di Infocamere che le ha emesse ed in seconda battuta del CNIPA che doveva vigilare e non l'ha fatto. Quindi l'utente non è assolutamente responsabile del problema.

Va anche detto che tali documenti (anni 2006,2005 e 2004 sono ormai fuori dal periodo verificabile.

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Marche temporali non valide come comportarsi

Alcuni avranno notato che le comunicazioni relative agli anni fiscali 2004, 2005 e 2006 vengono sistematicamente rifiutate.
Il problema è nel certificato di Infocamere che è sbagliato. FIno ad oggi nessuno ha evidenziato questo errore ma esiste da allora.

Non è colpa NE DEI NOSTRI PROGRAMMI ne delle operazioni che avete fatto quindi non potete fare nulla per rimediare se non andare ad applicare una nuova marca temporale sopra quella esistente.

Negli aggiornamenti trovate le istruzioni .

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190 interventi di assistenza in un giorno

e ancora la giornata non è finita.

Potere dei servizi telematici di tele assistenza e grazie ai colleghi che non hanno tolto le cuffiette da stamane.
Dimenticavo, il tutto per la spedizione delle impronte ed il pagamento dei bolli.

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