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Inviate correttamente un centinaio di migliaia di impronte

Difficile fare una quantificazione precisa delle comunicazioni inviate, ma possiamo stimare che siano più di 100.000 le impronte inviate correttamente all'Agenzia delle Entrate. Questo valore è molto prudente perchè nel 2010 avevamo 950 centri servizi attivi piu altrettante installazioni in aziende o altri tipi di attività a noi non note.

Se stimiamo che ogni centro servizi genera 100 comunicazioni arriviamo già al valore di 100mila in un anno. Ma siamo  a conoscenza di numerosi centri che superano abbondantemente le 300 ditte assistite e per ognuna formano due archivi separati, quello delle stampe fiscali e quello dei bilanci e inventari quindi 1 solo di questi può generare 600 comunicazioni anno e se ha inviato 5 anni da solo è arrivato a 3.000.

E' probabile che finito il caos, chiederemo ai nostri clienti di fornirci un dato preciso e sicuramente lo renderemo noto. Mi auguro che anche Sogei e Agenzia delle Entrate forniranno un dato di questa operazione.
Sicuramente sono ancora molti quelli che devono inviare, sono rimasti solo due giorni e anche se ci siamo resi disponibili questa mattina per l'assistenza, sembra che i ritardatari non intendano approfittarne e le chiamate sono veramente poche, pochissime rispetto alle 300 al giorno dei giorni scorsi.

In ogni caso val la pena ricordare che anche se il termine è il 31 gennaio, le disposizioni non prevedono sanzioni e non ci risulta che nei giorni successivi non si possano inviare, anzi abbiamo la certezza che si potranno fare invii anche dopo il 31, così come abbiamo notizie alquanto precise che NON CI SARANNO PROROGHE .

Per quanto concerne le impronte di archivi formati negli anni 2004 - 2007 abbiamo già dato delle interpretazioni (non sono fiscalmente rilevanti salvo i casi di accertamento in corso) e delle soluzioni (applicare una nuova marca temporale).

Capite bene che il problema non l'abbiamo creato noi, ma il certificatore e chi doveva controllare il suo operato.
Gli effetti di questi errori di rilascio delle marche non siamo in grado di quantificarli, pare che non se ne sia mai accorto nessuno o che nessuno abbia avuto il coraggio di dirlo (come nel nostro caso ma solo perchè eravamo gli unici  a rilevare questo errore quindi abbiamo peccato di modestia).
I nostri clienti in quegli anni erano ancora pochi (300 impianti installati) ma le marche temporali venivano usate in maniera massiva (nel 2004 - 2005 si usava marcare tutti i documenti per sicurezza)

Ora tutte quelle marche sarebbe non valide. Qualcuno prima o poi si degnerà di dirci cosa fare.

Tra l'altro parliamo di una spesa non indifferente, ognuno di quei clienti ha investito qualche centinaia di euro all'anno nell'acquisto di marche temporali, alcuni hanno superato le migliaia di euro.

Il problema più consistente nella formulazione delle comunicazioni è stato quello degli indirizzi, i controlli applicati sul Numero civico che non consente l'inserimento di caratteri minuscoli ha generato un sacco di problemi e richiesto la modifica di una marea di anagrafiche. Possiamo solo dire che l'avevamo previsto, non è un caso che in tanti interventi ci siamo lamentati della "ridondanza" di informazioni presenti nella comunicazione.

Non avevamo previsto invece la suddivisione delle dichiarazioni IRAP in 3 tipi. Fino ad oggi abbiamo gestito un solo codice (87 Modello Irap) e purtroppo non ci siamo accorti per tempo che serve maggiore analicità.

Purtroppo la correzione sarà disponibile Martedi 31 e il conteggio dei modelli dovrà essere effettuato a mano. In alternativa gli utenti possono correggere manualmente il file xml che viene generato automaticamente dai nostri programmi.

Gli archivi degli intermediari comunque sono stati molto problematici. Contengono una quantità enorme di documenti che non sono previsti dalla comunicazione (elenco clienti fornitori, variazioni ditte, spesometro) e soprattutto le date  dei documenti sono incoerenti con il periodo fiscale per effetto delle integrative e degli f24 e di alcune dichiarazioni che viaggiano in ritardo rispetto l'anno di spedizione che viene utilizzato come periodo di riferimento. L'applicazione della Risoluzione 298 del 2007 ha creato un sacco di confusione , avevamo già dal 2007 cambiato il nome degli archivi (chiamandoli con l'anno di spedizione) ma questo crea comunque confusione agli utenti perchè si spediscono dichiarazioni e modelli relativi all'anno fiscale precedente e a quello in corso (black list, intrastat sono dichiarazioni periodiche quindi molte sono relative all'anno in corso , l'ultima va a finire nell'anno successivo).

In ogni caso fa strano dover parlare di queste cose il giorno dopo dell'annuncio del pacchetto "semplificazioni" del Governo Monti che contiene, tra l'altro, la promessa di avvio dell'Agenda digitale per l'Italia.
Non so se lo ricordate ma LE NOSTRE 5 PROPOSTE avanzate proprio per l'Agenda Digitale comprendevano (tra le altre) quella di LIMITARE LA SPEDIZIONE DELLE IMPRONTE.

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Marche temporali non valide come comportarsi

Alcuni avranno notato che le comunicazioni relative agli anni fiscali 2004, 2005 e 2006 vengono sistematicamente rifiutate.
Il problema è nel certificato di Infocamere che è sbagliato. FIno ad oggi nessuno ha evidenziato questo errore ma esiste da allora.

Non è colpa NE DEI NOSTRI PROGRAMMI ne delle operazioni che avete fatto quindi non potete fare nulla per rimediare se non andare ad applicare una nuova marca temporale sopra quella esistente.

Negli aggiornamenti trovate le istruzioni .

Per ArchiMedia clicca qui

Per Archivia Plus clicca qui

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Numeri civici alfa numerici non ammessi

Se l'indirizzo contiene numeri civici alfa numerici, il controllo genera errore.

 

non c'è soluzione, togliete la parte alfabetica, non dipende da noi ma dal programma di controllo di Entratel.

 

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Formazione e invio impronta archivi informatici

Ricordo che nei giorni 5 e 10 gennaio si terranno i corsi (on line) sulla formazione e invio dell'impronta degli archivi informatici relativi a documenti fiscalmente rilevanti .

L'adempimento previsto dall'articolo 5 del dm 23.01.2004  e regolato dalle norme tecniche emesse dall'Agenzia delle Entrate prot. 2010/143663 fino all'anno di imposta 2010 era stato sospeso proprio per la mancanza delle norme tecniche. A partire da Gennaio 2012 si dovrà inviare le impronte relative ai documenti fiscali dell'anno di imposta 2010 (archiviati nel 2011) e a tutti gli anni precedenti.

 

Il giorno 11 gennaio, si terrà un approfondimento sull'invio delle impronte relative agli archivi degli intermediari. Come sicuramente sapete, l'Agenzia delle Entrate nelle numerose risposte agli interpelli presentati dai contribuenti ha trattato anche l'argomento della Conservazione dei documenti da parte degli Intermediari. A nostro parere (ma anche secondo le RIsoluzioni della stessa Agenzia) si tratta di "copie" di documenti tributari poichè gli originali sono conservati DALLA STESSA AGENZIA (Ricevute di Spedizione) o DAL CONTRIBUENTE (Dichiarazioni e F24) ma in base alla Risoluzione 298 E del 2007, anche gli intermediari e i Caf se effettuano la conservazione elettronica delle COPIE delle dichiarazioni trasmesse, devono inviare l'impronta dell'archivio.

 

Le iscrizioni sono on line, i corsi sono gratuiti per gli utilizzatori dei nostri programmi.

Se ci sono posti liberi possono partecipare anche altri a pagamento.

 

I nostri clienti possono anche prelevare dall'area degli aggiornamenti il manuale specifico che riporta già tutte le istruzioni operative per generare AUTOMATICAMENTE le impronte a partire dagli archivi gestiti.

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Esercizi a cavallo di anno

Nonostante l'abbiamo spiegato 100 volte, riceviamo ancora richieste di delucidazioni in merito alle stampe fiscali  di aziende a cavallo di anno.

Il periodo fiscale è quello di inizio periodo, esempio se l'azienda ha un anno fiscale dal 1' aprile 2009 al 31 marzo 2010, entro 9 mesi dalla chiusura  cioè il 31/12/2010 fa la dichiarazione dell'anno 2009 (Unico 2010 anno fiscale 2009). Dunque il periodo fiscale è il 2009.

Le stampe fiscali è BENE PRODURLE PER MESE  e fare due chisure una relativa al periodo 2009 e una relativa al periodo 2010. Se si vuole produrre una stampa unica (Sconsigliato) questa verrà considerata dal sistema come anno fiscale 2009.

Volete metterla nel 2010, liberissimi di farlo, si può ottenere in due modi, modificando l'xml generato dal gestionale oppure esportando da un archivio ad un altro.

Ciò non cambia però i tempi, quindi RIMANE L'OBBLIGO DI completare le stampe entro 12 mesi dalla chisura del periodo e generare l'impronta entro 13 mesi dalla chisura del periodo.

Periodo Esteso

E' cosa diversa dal periodo a cavallo di anno, si considera un anno fiscale unico che va dalla data di apertura della posizione fiscale fino alla fine dell'anno successivo. In questo caso vanno comunque fatte due stampe separate, due chiusure separate, ma i tempi decorrono dalla fine del periodo (quella porzione di anno precedente non si considera).

Nella guida alla spedizione dell'impronta predisposta con Anorc trovate un prospetto con le tempistiche per tutti i casi predisposta dal Dott. Paolo TOmasi.

La guida si può scaricare nella sessione AGGIORNAMENTI (Accesso riservato agli utenti).

DIMENTICAVO

Scambiando gli archivi , o realizzando stampe uniche su più anni, si corre il rischio che le impronte generate non si possano inviare, perchè non abbiamo la certezza che l'Ade accetti le impronte relative ad un anno fiscale con indicazione delle date documenti riferite a due anni . Nessuno l'ha mai provato e le delucidazioni richieste (che riguardavano anche questi argomenti ) non sono mai arrivate.

 

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Ispezioni Banca d'Italia e GDF nulla da dire sugli archivi digitali

Abbiamo avuto notizia solo oggi che nei mesi passati c'è stata una  ispezione dei funzionari di Banca d'Italia ad un nostro cliente che gestisce servizi finanziari.

Il Cliente in questione gestisce in modalità digitale tutte le pratiche, il protocollo e numerosi altri documenti .

Gli ispettori hanno utilizzato gli archivi digitali, senza mai richiedere il cartaceo e senza rilevare alcuna incompatibilità con le norme.

Proprio ieri invece un cliente di Trapani, ci ha informato della conclusione di una ispezione della GDF ad una ditta che effettua la conservazione digitale di registri, libri e fatture.

Anche in questo caso nulla da eccepire, archivi perfetti, firme coerenti . SI sono annotati l'impronta degli archivi dicendo che verificheranno la comunicazione che invieranno quest'anno per controllare se l'impronta corrisponde.

Per questo nucleo della GDF era la prima ispezione in una azienda con archivi digitali.

Nel complesso sono circa 400 le verifiche di cui abbiamo avuto notizia (lavorando con Commercialisti complessivamente serviamo qualche centinaio di migliaia di soggetti fiscali), non ci sono mai state contestazioni sulla modalità di conservazione . Sono notizie che fan piacere.

 

auguri

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Marche temporali ante 2008, escamotage per risolvere il problema

Come sapete il servizio di ricezione dei file Entratel segnala una incoerenza nelle marche temporali generate prima del 2008 da Infocamere (Certificatore iscritto al registro Aipa dal 2000).

Contestualmente Infocamere e tutti i software di verifica delle marche temporali NON RILEVANO questa incoerenza è quindi impossibile stabilire a priori se tale errore c'è oppure no.

Dimensione del problema

Il problema è serio e riguarda tutte le chiusure degli archivi effettuate nel 2007, 2006, 2005 e 2004 , anno di inizio della conservazione sostitutiva dei documenti fiscali .

Chi abbiamo informato

Del problema sono informati tutti (Infocamere, Agenzia delle entrate, Sogei, Digitpa) ma nessuno dice niente.

Possibile soluzione

Abbiamo sentito numerosi Commercialisti per chiedere loro cosa ne pensano . Il consiglio che ha prevalso è quello di NON SPEDIRE le impronte degli archivi di quel periodo.

In effetti la normativa fiscale prevede che dopo 4 anni dalla spedizione della dichiarazione , non vi siano più accertamenti . Gli archivi del 2007 riguardano l'anno fiscale 2006 che dal 2012 quindi non è più accertabile.

Sarebbe bello far generare gli errori 100mila volte

Ovvio che ognuno è libero di inviare l'impronta lo stesso, anzi sarebbe bellissimo inviare le 50/70 mila impronte di quel periodo e magari anche del decine di migliaia degli anni precedenti ma considerato il menefreghismo generale non vedo per quale motivo noi ed i nostri clienti si debba fare i Don Chisciotte della situazione.

La discussione è aperta anche nel forum

Ogni ulteriore parere è ben accetto. Grazie a tutti per l'attenzione

 

Cogliamo l'occasione per augurare a tutti  Buone Feste.

 

auguri 2011

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