Posts in Category: #agendadigitale

Quel decreto scavi che ...

E' giusto raccontare una storia breve ma significativa di quanto siamo in ritardo su molte cose. 

Appena 1 anno fa, avevamo necessità di ampliare la banda internet e passare ad almeno 8mbit di upload. Per questo abbiamo interpellato i vari fornitori e le condizioni erano disastrose. Non c'erano più coppie disponibili, occorreva cambiare tutti gli apparati . Necessitava quindi l'effettuazione di scavi.

A quel punto proponemmo, "perchè non ci portate una fibra e vi liberiamo ben 8 coppie che attualmente impegniamo noi ?"

Buona idea, le 8 coppie avrebbero risolto le necessità del quartiere almeno per qualche anno e l'investimento si riduceva a 200 metri scarsi di fibra per arrivare al pozzetto telecom e infine meno di 800 metri di fibra per arrivare alla centrale.

Ci arrivò la proposta, costo ? 5mila euro al mese. Si avete capito bene 5.000.

A quel punto abbiamo desistito, atteso 3 mesi, passato 2 giorni con scavatori, ruspe, camion che han distrutto circa 200 metri di strada per infilare cosa ? un bel cavo con 50 coppie in rame e un'altro bel cavo con 30 coppie tutte per noi (arriva direttamente nel nostro ufficio). 

Oggi con quel decreto, se verrà approvato, un semplice scavo di pochi centimetri realizzabile in 1 giorno che non lascia l'asfalto distrutto avrebbe non solo risolto il problema, ma messo noi in condizioni di usufruire di una banda tra i 10 e i 100 mbit con costi assolutamente abbordabili. Il fornitore avrebbe risparmiato almeno il 70% degli investimenti. 

Italia, accellera please.

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Ini Pec , funziona

Diciamoci la verità dopo il rigore sbagliato di ieri sera , siamo andati a letto con l'idea che in Italia va tutto storto e non funziona niente .

Oggi invece abbiamo scoperto che Inipec funziona e potrebbe essere lo stimolo giusto per iniziare ad utilizzare la PEC in modo serio e diffuso . 

Ad oggi le caselle PEC sono veramente inutilizzate o quanto meno sotto utilizzate. A parte i rapporti con la Camera di Commercio e le comunicazioni dei certificatori stessi che ti avvisano di rinnovi, scadenze ed altro, i messaggi PEC significativi sono una rarità.

Con INIPEC possiamo recuperare l'indirizzo PEC di professionisti e imprese e con Indice pa  quella di tutti gli enti pubblici. 

La PEC, lo ricordiamo, è un mezzo di spedizione che ha gli stessi effetti giuridici della raccomandata, gli enti pubblici non possono rifiutarla, le aziende non possono nasconderla. 

Il recapito di un documento con la PEC è immediato, la ricevuta fa fede a tutti i fini di legge. Ovvio che i documenti inviati devono essere formalmente correttti (redatti nella forma corretta), in formato statico e sottoscritti con firma digitale .

L'augurio è che l'Italia Digitale segni questo goal.

Home page Inipec
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Fattura elettronica pa, come è fatta ?

Avete provato a generare una fattura elettronica per la p.a. ? Noi si.

Che dire, semplice ma funzionale. Forse un po' troppo minimalista per un utilizzo generale .

Un esempio con tutti i campi (alcuni non compilati correttamente) ed un layout standard (foglio stile fatturapa.gov.it)

Abbiamo aperto una discussione sul forum

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Via libera alla nomina del Direttore dell'Agenzia digitale #agendadigitale

La Corte dei Conti ha dato il via libera alla nomina del  Dott. Agostino Ragosa a capo dell’Agenzia per l’Italia digitale.

E' una buona notizia, purtroppo i tempi per questo governo sono quasi scaduti e teroricamente il nuovo potrebbe non confermare le impostazioni e le nomine fatte ma siamo fiduciosi, il Dott. Ragosa ha le competenze per prendere in mano la situazione e l'impostazione complessiva del disegno digitale, alla fine di tutte le norme emanate ed emanande ci fa intravedere diverse possibilità di innovazione.

Ora cccorre proseguire sulla strada tracciata , lavorare sui decreti attuativi, vigilare affinchè le riforme digitali vengano compiute.

Ci auguriamo anche che venga intrapresa la strada della semplificazione e della proporzionalità delle norme affinchè ogni cittadino nel suo mondo, possa adeguatamente usufuire dell'innovazione digitale.

Al Dott. Ragosa i nostri migliori auguri di buon lavoro.

http://www.digitpa.gov.it/notizie/scelto-direttore-dellagenzia

 

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Al fin giunse anche la direttiva cee 2010/45

Sembrava tutto perduto quando, con un ultimo colpo di reni, dalla gazzetta ufficiale sbuca il recepimento della Direttiva Cee 2010/45 Decreto Legge 216 del 11/12/2012.(aggiornamento la legge è la 228 /2012 dall'articolo 324 al 330)

Il comma 1 paragrafo 2 dell'articolo 21 recita:

Per fattura elettronica si intende la  fattura  che  e'  stata emessa e ricevuta in un qualunque  formato  elettronico;  il  ricorso alla fattura elettronica e' subordinato all'accettazione da parte del destinatario.

sparisce quindi la necessità della firma digitale sulla fattura. Qualsiasi fattura in formato pdf può essere valida ai fini della conservazione

Nel  caso  di piu' fatture  elettroniche  trasmesse  in  unico  lotto  allo  stesso destinatario  da  parte  dello  stesso  cedente  o   prestatore,   le indicazioni comuni alle diverse fatture possono essere  inserite  una sola volta, purche' per ogni fattura  sia  accessibile  la  totalita' delle  informazioni.

 

 

 

Il  soggetto  passivo   assicura  l'autenticita' dell'origine, l'integrita' del  contenuto  e  la  leggibilita'  della fattura dal momento della sua  emissione  fino  al  termine  del  suo periodo di conservazione; autenticita' dell'origine ed integrita' del contenuto possono essere garantite mediante sistemi di  controllo  di gestione che assicurino un collegamento affidabile tra la  fattura  e la cessione di beni o la prestazione di servizi ad  essa  riferibile, ovvero mediante l'apposizione della firma elettronica  qualificata  o digitale  dell'emittente  o  mediante  sistemi  EDI  di  trasmissione elettronica dei  dati  o  altre  tecnologie  in  grado  di  garantire l'autenticita' dell'origine  e  l'integrita'  dei  dati.

Che cosa sono i Percorsi di controllo, lo approfondiremo durante gli eventi che verranno organizzati intorno a questo tema.

Evento per tutti

Iniziamo domani alle ore 15 su Commercialista Telematico

Evento per rivenditori

Il 9 gennaio alle ore 15 incontro riservato ai rivenditori. La contabilità digitale alla luce del DL 216 

Eventi per gli utenti finali

Per gli utenti finali l'appuntamento è per il 17 e 18 gennaio

17 gennaio ore 15 - La gestione bolli , sicurezza dei supporti, generazione e invio delle comunicazioni.

Corso pratico on line per utenti , durata 2 ore.

18 gennaio ore 15 -  La contabilità digitale alla luce del DL 216

Corso normativo e pratico on line per utenti , durata 4 ore.       

Iscrizioni a partire dai prossimi giorni qui 

 

 

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Non ostacolate il digitale #agendadigitale

In italia solo 100mila contribuenti  utilizzano , parzialmente, la conservazione digitale dei documenti fiscali. Solo 2500 effettuano la conservazione digitale delle fatture. Le partite iva attive sono quasi 5 milioni.

Chi ha legiferato fino ad oggi cercando di regolamentare l'uso dei documenti informatici dovrebbe riflettere molto su questi dati. Il via alla conservazione digitale fu dato nel 2004 con il decreto del ministero delle finanze 23.01.2004, ma da allora decine di risoluzoni, circolari, linee guida, regolamenti non hanno certo semplificato le cose anzi , in taluni casi le hanno complicate assai.

La complicazione peggiore è arrivata con la Circolare 5e/2012 che prevede il pagamento dei bolli sui documenti informatici PRIMA di effettuare la prima registrazione.

Tradotto in parole semplici significa che una ditta che vuole conservare il giornale contabile in modalità digitale deve pagare un bollo in acconto almeno 24 mesi prima della scadenza . Se paghiamo oggi, potremo sostituire il giornale del 2013 che stamperemo entro dicembre del 2014.

Sinceramente non mi interessa quale norma determini queste necessità, mi interessa solo URLARE CHE "TUTTO CIO' E' ASSURDO". Come è quasi assurdo il calcolo che si deve fare (al post precedente sono arrivate oltre 300 visite ma nessuno ha fornito ancora una risposta).

Il governo forse cadrà , forse arriverà fino alla scadenza naturale ma mancano ormai una manciata di mesi. L'agenzia per l'Italia digitale c'è , il Direttore forse c'è , forse no, le semplificazioni arriveranno (speriamo) ma è necessario fin d'ora mettersi in testa una cosa: non sono necessarie delle rivoluzioni per snellire, velocizzare, modernizzare il paese, ma piccoli continui coraggiosi aggiustamenti innovativi in tutte le procedure .

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Chi si ferma è analogico #agendadigitale

Se pensate che sia facile utilizzare le tecnologie digitali, provate a fare questo semplice esercizio.

Si tratta di generare per 3 anni i documenti informatici di una azienda neo costituita e determinare l'importo del bollo da pagare ogni volta.

esercizio bolli

Non esitate ad inserire le vostre risposte, non si vince nulla ma sarebbe interessante sapere quanti , senza l'ausilio di un programma, sono in grado di dare una risposta corretta.

 

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Agenzia per l’Italia digitale, mi passi il direttore ... #agendadigitale

Mi spiace , il direttore ancora non sappiamo chi sarà.

A dir la verità non c'è neanche la pianta organica e il decreto crescita 2.0, ora al vaglio del Senato, fa storcere il naso, soprattutto per la "sparizione" della parte Ecommerce.

Eppure il ministro Passera ad un convegno (già perchè cosa fa il Governo lo scopri ai convegni , strana abitudine) assicura che entro la legislatura verranno emessi anche i decreti attuativi.

Il decreto crescita 2.0 (la bozza è commentata qui)  contiene importanti novità la cui attuazione in tempi brevi lascia però un pò perplessi. Altrettanta perplessità nasce se si pensa alla capacità di rendere "produttive" quelle misure in tempi brevi.

Prendiamo la PEC , è già attiva per milioni di soggetti, ma , ancora oggi, sono pochissime le pratiche che vengono completate tramite PEC (in 2 anni ho ricevuto 1 pec dalla cciaa per una variazione e 1 pec dall'INAIL). Nel decreto Pec per tutti i soggetti economici e sanzioni per chi non la usa. Ma se non si riformano i processi per CONSENTIRE l'uso di documenti digitali, come si fa a notiifcare questi processi tramite pec ?

La stessa cosa si può dire per l'Identità digitale, ci sono una ventina di milioni di CNS (io pensavo una decina) ma sono di due tipi le "real cns" e le "cns like" le prime accedono a tutto ma i servizi a disposizione sono poche decine. Le seconde accedono solo a parte dei servizi , ma offrono le stesse garanzie. Tutto questo può essere rimosso SENZA aspettare la nuova carta d'identità digitale che, ricordiamolo, per diffondersi totalmente avrà bisogno tra i 3 e i 7 anni.

Si potrebebro attuare in tempi brevi (relativamente) le  misure relative alla Sanità ed ai pagamenti elettronici, ma la sensazione è che le Regioni , più che investire nella digitalizzazione della Sanità, facciano prima a tagliare i posti letto e anche questo "compito" rimane li a mezz'aria. E sui pagamenti elettronici si entra in un labiritno di norme che per essere "riorganizzate" comportano il ribaltamento di migliaia di procedure.

Tanto per fare un esempio pensiamo ai bolli sui documenti informatici, ancora oggi non si sa bene come calcolarli, l'importo cambia a seconda della modalità di conservazione e nel caso di bollo elettronico, si formalizza con 2 lettere cartacee.

E allora che facciamo ? continuiamo sulla strada del declino ? A me vien da dire "professore, stasera non si esce, niente convegni e niente cene , si finiscono i compiti"

#Direttore agenzia italia digitale Adesso

I decreto definitivo in esame al senato è qui

 

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