Posts in Category: Agenzia delle Entrate invio impronta archivi informatici

#conservazione digitale comunicazione impronta

L'impronta degli archivi informatici formati nell'anno 2014 NON VA INVIATA. L'obbligo di comunicazione è stato abolito con il DMEF 18/06/2014 che elimina completamente l'obbligo abrogando il DMEF 23/01/2004 che lo istituiva. 

L'incertezza derivava dai commi 2 e 3 dell'Art. 7 che precisano

2. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e' abrogato il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 23 gennaio 2004.
3. Le disposizioni di cui al decreto 23 gennaio 2004 continuano ad applicarsi ai documenti gia' conservati al momento dell'entrata in vigore del presente decreto.

Ma l'Agenzia delle Entrate con la risoluzione n. 4/E del 19/01/2015, ha fugato ogni dubbio. 

 

Non ti scordar la ricevuta dell'impronta

In questi 10 anni con i nostri programmi sono stati generati tanti supporti sostitutivi, pensiamo che in totale siano più di 300mila ma tutto questo non è servito a nulla se non avete archiviato correttamente la ricevuta di presentazione della comunicazione dell'impronta.

Come avviene la verifica.

Ormai ogni settimana abbiamo un caso di verifica, la prima domanda che viene posta al momento della consegna dei supporti è quella di confrontare l'impronta inviata con l'impronta del supporto esibito. 

L'impronta inviata è riportata a pagina 2 della ricevuta per questo è di FONDAMENTALE importanza averla SEMPRE disponibile.

E' più importante la ricevuta della copia del file xml inviato.

 

 

 

 

 

Per confrontarla è necessario estrarre l'impronta dell'archivio consegnato.

Si può fare con mezzi propri , andandola ad estrarre dal file impronte.txt.p7m.tsr, oppure utilizzando il programma ArchiReader ,

ArchiReader vi chiede di indicare il percorso del supporto fisico, con Apri vengono elencati i volumi di conservazione presenti nel supporto, selezionando il volume, viene presentato il contenuto.

 

 

 

Con il comando Verifica supporto si ottiene il calcolo (inverso) della impronta. vale a dire che il programma controlla che le impronte dei files presenti nel supporto corrispondano con quelle del file di chiusura

 

 

 

 

 

 

Al termine,della verifica, presenta il sunto dei dati di chiusura: Impronta, Marca, Firma del responsabile e relativi certificati. 

Con il comando Report, il tutto può essere riportato in un file pdf.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se andate a verificare la comunicazione, notate che l'impronta è la stessa che trovate nel file di chiusura e nella ricevuta

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buona verifica.

Briefing Conservazione sostitutiva 2013

Briefing on line Conservazione sostitutiva 2013Manca poco più di una settimana all'incontro "on line" sulla Conservazione Sostitutiva dei documenti fiscali ed è tempo di prepararsi affinchè l'evento sia costruttivo e interattivo.

Anche se si svolge in video conferenza, potete inoltrare domande scritte fin da ora (aggiungete commenti al blog) o intervenire di persona il giorno dell'evento (anche voi in video conferenza) .

Cosa tratteremo lo sapete già ma è bene fare un piccolo riepilogo. 

Dopo una brevissima introduzione di Claudio Caprara (direttore commerciale MultiMedia it)  e del Dott. Roberto Pasquini (ideatore di www.commercialistatelematico.com nonchè utilizzatore dal 2004 dei nostri sistemi di conservazione sostitutiva) lasceremo la parola al Dott. Mario Carmelo Piancaldini dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Accertamento, Settore Analisi e strategie, Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi. 

Nel suo intervento ci aggiornerà sui numeri (gli archivi digitali fiscali vengono segnalati all'Agenzia con apposita comunicazione) e soprattutto sulla evoluzione delle norme (cambierà il DM 23/01/2004 ?) .

In quanto rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing ci parlerà anche degli sviluppi della fattura elettronica in Italia e in Europa e delle prossime scadenze di attuazione del progetto Fattura elettronica P.A..

Sono sicuro che avrete molte domande da porgli, quindi preparatevi e, se sono questioni complesse, inoltratetele anticipatamente magari inserendo commenti a questo blog.

Dott. Mario Carmelo Piancaldini

Laurea in Economia e Commercio (Università di Bari) ha acquisito l'abilitazione di Dottore Commercialista. Dopo un paio di esperienze lavorative in alcune aziende private, è entrato, dall'ottobre 1997, in organico al Ministero delle Finanze/Agenzia delle Entrate in qualità di funzionario presso l'Ufficio di Vicenza; dalla fine del 1999 è entrato in organico alla Direzione Centrale Accertamento dove si è specializzato nell'attività di analisi del rischio e nella ingegnerizzazione delle banche dati dell'Amministrazione finanziaria.

 

Dal 2004 ricopre incarichi dirigenziali: fino al 2009 ha diretto l'Ufficio Verifiche e dal 2009 è responsabile dell'Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi, sempre presso la Direzione Centrale Accertamento de II' Agenzia delle entrate. Partecipa abitualmente a commissioni, gruppi di lavoro, comitati in Italia e all'estero.

 

Dal maggio 2011 è stato nominato rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing.

 

Ha svolto e svolge docenze per conto dell'Agenzia delle entrate e della Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze ed è autore di alcune pubblicazioni.


Il Dott. Claudio Rorato Project Manager dell’Osservatorio ICT & Commercialisti della School of Management del Politecnico di Milano, ci presenterà i risultati della Ricerca 2012 ICT& Commercialisti, condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano insieme al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e al suo istituto di Ricerca (IRDCEC). L’Osservatorio, che nel 2013 si è evoluto abbracciando, oltre ai Commercialisti, anche altre figure professionali vicine alle imprese (Avvocati e Consulenti del Lavoro), ha affrontato il tema della diffusione delle ICT nell’ambito degli Studi di Commercialisti, verificando se e come queste possano generare valore per gli Studi, per il sistema studio impresa e, su scala più ampia, per il sistema economico nel suo complesso

Laureato in Economia e Commercio presso l’università Luigi Bocconi, Claudio Rorato collabora con la School of Management del Politecnico di Milano in qualità di Senior Advisor and Research Fellow, occupandosi sia di attività di consulenza direzionale sia di ricerca applicata con la responsabilità degli Osservatori ICT&Professionisti e Agenda Digitale. Ha ricoperto incarichi pubblici e manageriali e di temporary general management per aziende private. Giornalista dal 1990, ha scritto e collabora con importanti testate nazionali.”

 

Dott. Claudio Rorato


Ma gli utenti sono soddisfatti delle norme in vigore ? Accettano volentieri gli obblighi imposti dalla conservazione sostitutiva o rinunciano perchè spaventati da scadenze, meccanismi, procedimenti controlli e tutto quanto è richiesto ?

Ci porterà il suo punto di vista il Dott. Giorgio Confente, Avvocato, esperto di normativa fiscale e soprattutto di conservazione sostitutiva

Dott. Giorgio Confente

Avvocato in Milano, Giorgio Confente è specializzato in consulenza e assistenza legale e fiscale ad aziende e studi professionali. Esperto in materia d'IVA e di fiscalità internazionale, si occupa anche di insegnamento, formazione e divulgazione nel suo campo.

 

è membro della commissione “Norme di comportamento di comune interpretazione in materia tributaria” dell’Associazione Italiana Dottori commercialisti e membro del consiglio direttivo di ANORC (Associazione nazionale operatori e responsabili della conservazione sostitutiva).

 

 

 

 

Lo Studio Confente offre consulenza e assistenza in materia di: IVA nazionale e internazionale, adempimenti IVA per società non residenti, fatturazione elettronica e conservazione digitale dei documenti fiscali e amministrativi, assistenza alle aziende durante le verifiche fiscali, contenziosi tributari in materia di fiscalità diretta e indiretta, formazione professionale e attività editoriale.


Possiamo pretendere che tutti siano dotati di firma digitale ? o dobbiamo prevedere altre modalità di dematerializzazione dei documenti ? Il pensiero va ovviamente alla F.E.A. Firma Elettronica Avanzata, un processo e non un prodotto che può realmente aiutare nella conversione digitale degli archivi. Argomento di cui ci parlerà il Dott. Nicola Savino .

Sono un Records Manager, consulente esperto per la conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica e Computer Forensics Expert. Laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università di Napoli Federico II, mi sono specializzato nel tempo nelle tematiche dell’archiviazione e conservazione dei documenti informatici, firma digitale, management dei sistemi informativi e gestione elettronica documentale(GED).

 

 

Come Records e Document Manager sono responsabile della gestione, conservazione e formazione delle informazioni di diverse aziende e pubbliche amministrazioni, oltre ad avere una conoscenza specifica nel settore della gestione elettronica documentale.

Dott. Nicola Savino

Al termine anticiperemo le novità in corso di rilascio sui nostri sistemi di conservazione sostitutiva. Parleremo di accesso web agli archivi digitali, di ricezione e conservazione di documenti "originariamente elettronici" e di riconoscimento automatico.

Vi aspettiamo il 18 ottobre alle ore 10  

Qui il link per l'iscrizione   

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Le impronte degli archivi dell'intermediario Periodo di Imposta

Parliamo di conservazione digitale di documenti tributari e in particolare delle impronte relative agli archivi di dichiarazioni e ricevute conservate dall'intermediario che ha effettuato la trasmissione.

L''intermediario come sapete può conservare in modalità digitale tutte le copie dei documenti trasmessi, evitando la stampa.

Questi archivi sono "sfalsati" di 1 anno rispetto a quelli fiscali. Cosa vuol dire:

Quando parliamo di UNICO 2011 non parliamo di quello relativo all'anno fiscale 2011 ma di quello relativo all'anno fiscale 2010. Già perchè la dichiarazione dei redditi non si può fare fino a che non è completato l'anno e non si sono rilevate anche tutte le scritture di rettifica.

L'obbligo di conservazione della copia in capo all'intermediario nasce quindi nell'anno in cui la dichiarazione viene trasmessa (2011).

Trasmissione dell'impronta.

Quando inviamo le impronte relative a questi documenti , vi è sempre il dubbio di cosa mettere nel campo Periodo Imposta.

Dunque il periodo di imposta del modello è il 2010 , ma per noil'intermediario l'obbligo di conservazione nasce nel periodo di imposta  2011 e deve inviare impronta entro gennaio 2012 (4 mesi dalla sua dichiarazione dei redditi)

Se indichiamo 2010 , il sw entratel segnalerà un ritardo (ma abbiamo detto la verità)

Se indichiamo 2011 non diciamo una bugia, il software non segnalerà ritardi , ma non abbiamo detto una cosa precisa.

La risoluzione che parla di questo argomento la trovate qui.

 

 

 

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

ItaliaDigitale, tavola rotonda Anorc del 22 ottobre. Resoconto

Come promesso pubblico un breve riassunto dell'incontro organizzato da Anorc lo scorso 22 ottobre. Il tema principale era quello di rendere noti i risultati della ricerca effettuata da Anorc sullo stato della digitalizzazione nella pubblica amministrazione.

I dati della ricerca sono disponibili qui

Ha iniziato la giornata un intervento della dott.sa Maria Pia Giovannini  dell'Agenzia per l'Italia Digitale (A.i.D.). Il suo intervento ha portato poche novità, si è soffermata sul decreto digitalia (che abbiamo già commentato) e sulla evoluzione di Digitpa, assorbita all'interno dell'AID. Molte attenzione è stata data al "contrassegno digitale" ovvero alla riproduzione su carta dei documenti digitali. Digitpa ha emesso (o sta emettendo) linee guida molto analitiche che sicuramente appena possibile andremo ad analizzare.

La Dott.sa Masella, anch'essa di AID ha trattato la questione degli accreditamenti. Devo dire la verità non mi è chiaro come si svolgeranno le certificazioni, credo che dovranno uscire delle precisazioni, fermo restando che le domande possono essere già inviate. Per quanto riguarda le Pubbliche amministrazioni, queste dovranno utilizzare ESCLUSIVAMENTE conservatori accreditati.
L'approccio è alquanto strano, o meglio è in linea con questa idea (che personalmente non condivido) che la conservazione digitale debba necessariamente essere effettuata in outsourcing. Per il pubblico dove i termini di conservazione sono molto lunghi può anche essere ragionevole, per i privati è un concetto allucinante. Se io volessi conservare digitalmente il mio modello unico , dovrei rivolgermi ad un conservatore accreditato ? Mi sembra veramente fuori luogo , conservare un file pdf per 10 o 20 anni è molto più semplice che gestire un sistema contabile.

Il Dott. Piancaldini, che molti conoscono perchè ha partecipato al Briefing on line tenuto a settembre,  ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il Forum della Fatturazione elettronica, dando come prima cosa la notizia del parere favorevole del consiglio di stato sulla schema di regolamento ministeriale per la gestione dei processi di fatturazione elettronica verso la p.a. (notizia che trovate qui ) , ha confermato che entro l'anno verrà sicuramente emesso il decreto per il recepimento della direttiva cee 2010/45 e confermando che sono iniziati i lavori e le consultazione per modificare il DM 23/01/2004 nella parte che riguarda i termini di conservazione delle fatture (verrà portato a 1 anno) .

Ha promesso anche di spingere il MEF, rappresentato dal Dott. Paolo Tremarchi ad esaminare quanto prima la questione dei bolli (non siamo gli unici a lamentarsi finalmente ) alla luce anche della circolare 5e che ha complicato (non poco ) le cose . Argomento trattato qui .

Anche il decreto sulla fattura elettronica per la p.a. potrebbe essere pronto entro l'anno.

Tremarchi è stato molto breve e ha incentrato il suo intervento sulle norme, criticando un pò l'operato di digitpa. RIvendica norme più semplici, meno inutilmente dettagliate, ribadendo che l'informatica è una materia in continua evoluzione e non ha senso a livello di norme andare troppo nel dettaglio.

I partecipanti erano pochi e gli applausi erano più di rito che di convinzione, io sottobanco ho applaudito perchè ho condiviso appieno il suo intervento.

Tra un intervento e l'altro il Dott. Lisi di Anorc ha illustrato i dati della ricerca, a conclusione c'è stato un intervento del Dott. Giovanni Manca che ha criticato un pò questo ritorno di fiamma della CIE (Carta di indentità elettronica)  e ha espresso qualche perplessità sul futuro delle smart card.
Un brevissimo intervento del Dott. Andrea Caccia ha fatto alcuni cenni agli standard utilizzati ed esaminati a livello Europeo e in particolare alle norme ETSI per la conservazione.

Nel complesso la mattinata è stata interessante, ma la partecipazione non è stata ampia (una sessantina di persone in tutto) .  Se fosse stata in video conferenza, i risultati sarebbero stati gli stessi in termini informativi ma la partecipazione più agevole.

 

Ho avuto modo di ricevere anche il primo numero di Documento Digitale, il periodico edito da Anorc. Devo dire che averlo in formato cartaceo mi ha fatto strano, avrei preferito una pubblicazione digitale, tuttavia ho apprezzato i contenuti.

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Dalle Marche una spinta all'Italia digitale

In questo blog abbiamo parlato più volte della spedizione dell'impronta relativa agli archivi fiscali e finalmente possiamo trarre qualche conclusione sulla diffusione in Italia delle tecnologie digitali di conservazione dei documento .

Ad un convegno l’Agenzia ha reso noti alcuni dati relativi alle comunicazioni ricevute, al 15 maggio erano 402.915 di cui 30.000 provenienti dalle Marche, poco più dalla Toscana, 65mila dalla Lombardia e quasi 100mila dall’ Emilia Romagna (vedi grafico).

numero impronte archivi digitali suddiviso per regione

Vedere la regione Marche al 5' posto di una classifica nazionale fa strano, anche l'Emilia Romagna che si classifica prima sembra fuori posto.  Se guardiamo la classifica del numero di abitanti, le Marche sono al 13' posto con poco più di 1.500.000 persone e l'Emilia Romagna al 7' posto con 4.442.000

 

Facendo la proporzione tra le comunicazioni inviate e gli abitanti, si scopre che le Marche inviano 1 impronta ogni 50 abitanti, mentre l'industriosissima Lombardia si ferma a 1 ogni 157 abitanti, l'Emilia Romagna è a quota 1 ogni 45, al pari del  Trentino (altra eccezione) .

 

Come si spiega questa particolare propensione di alcune regioni ad utilizzare le tecnologie digitali?

 

Chi scrive è la MultiMedia it  una azienda che produce software per la conservazione digitale dei documenti ed è partner del gruppo TeamSystem che ha integrato la nostra applicazione nei propri software di gestione  aziendale e degli studi Tributari. Siamo marchigiani sia noi che Teamsystem, e proprio nelle Marche, nella vicina Romagna e Toscana abbiamo ottenuto i migliori risultati ed il numero maggiore di installazioni.

Guarda caso queste regioni corrispondono con quelle che hanno inviato un numero elevato di comunicazioni relative agli archivi digitali ed è difficile non pensare che questo non sia dovuto anche dalla diffusione dei nostri programmi.

 

Sarebbe bello fare una statistica precisa ma le norme sulla privacy, giustamente, vietano la raccolta di dati tramite sistemi automatici, abbiamo chiesto però ai nostri clienti di comunicarci “volontariamente” il numero di archivi digitali generati, hanno risposto in 260 su 1200 e il risultato è di 60.000 comunicazioni, per cui pensare che in qualche modo la nostra diffusione influenzi in maniera significativa i risultati appare alquanto legittimo.

 

Ma a prescindere dai nostri risultati, quello che ci fa piacere e che è giusto rimarcare, è questo comportamento innovativo così diffuso, questa forte presenza nella regione di una comunità economica che pur nel rispetto della tradizione e delle abitudini è capace di adeguarsi velocemente alle nuove tecnologie e di competere a testa alta con la modernità.

 

Un grazie a tutti i marchigiani digitali.

 

Per visualizzare la diffusione dei nostri software clicca qui

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Flag Fatturazione elettronica, rispedire o non rispedire ???

Come sapete la circolare 5 E pubblicata 1 giorno prima della scadenza del termine per l'invio delle comunicazioni relative alla conservazione digitale dei documenti fiscali, ha specificato 2 cose che non sapevamo o che avevamo interpretato (non solo noi) in modo diverso.

1 - Flag fatturazione elettronica.

Nella guida e nei corsi abbiamo specificato che tale flag andava attivato solo in presenza di "scambio" di fatture elettroniche. Non per giustificarci ma così han detto tutti in tutti i convegni e gruppi di lavoro a cui abbiamo partecipato.

La circolare 5E ha dato una interpretazione diversa, il flag va attivato SE SI FA LA CONSERVAZIONE ELETTRONICA DI FATTURE (slegato dalla spedizione).

Questo significa che chi ha generato le comunicazioni seguendo le istruzioni ha commesso un errore.

Che fare ??? rispedire tutte le comunicazioni delle ditte che fanno conservazione di fatture o far finta di niente ??

Non sappiamo darvi un consiglio. In alcuni casi si tratta di poche comunicazioni, e comporta le seguenti attività:

  • Duplicare la vecchia comunicazione
  • Andare in modifica
  • Inserire il protocollo di quella già inviata e modificare il flag incriminato
  • Salvare
  • Ricontrollare con Entratel
  • Rispedire.

Sappiamo che esistono casi da migliaia di comunicazioni e qui rifare tutto il lavoro è decisamente più complesso.

2 Pagamento Bolli

Nelle prossime settimane verrà pubblicato un documento (Archivio Informatico) dove approfondiremo la questione bolli ma parleremo anche di nuove regole tecniche, standard OAIS, firma grafometrica e firma Pades -T

Nel frattempo

Unica cosa che vi chiediamo e di compilare il questionario di indagine che abbiamo preparato per avere "una idea" di quale è stato il comportamento più diffuso.

http://www.multimediait.com/indagini.aspx

Aggiornamento

Viene pubblicato (oggi o domani) un aggiornamento importante. introduce la Pec nelle anagrafiche e regola meglio la conservazione delle dichiarazioni (c'erano delle piccole differenze tra l'impostazione della comunicazione e i nostri archivi standard)

 

 

Grazie

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Agenzia Entrate circolare 5e e il flag Fattura Elettronica

Ieri sera è stata pubblicata la circolare 5E dell'Agenzia delle Entrate che cerca di fugare alcuni quesiti relativi alla formazione e spedizione della comunicazione delle impronte.

Le criticità

Rispetto a quanto indicato in tutti i corsi e i manuali vi è una correzione da apportare e riguarda il campo Fatturazione Elettronica .

In questa circolare viene spiegato che tale flag va attivato nel caso in cui l'utente abbia conservato elettronicamente le fatture. Nelle spiegazioni abbiamo sempre detto che va attivato nel caso in cui l'utente abbia INVIATO O RICEVUTO FATTURE ELETTRONICHE.

Questo significa che tutte le comunicazioni di utenti che conservano anche fatture elettroniche sono sbagliate.

Che fare

A me appare un "peccato veniale", causato da una imprecisione del provvedimento.

Come nel nostro caso, ci troveremmo a ri spedire 50 comunicazioni perchè il flag e nella testata della comunicazione e non riguarda solo le comunicazioni relative a fatture.

Entro quando spedire le correzioni

Le correzioni vanno inviate entro 30 giorni dalla scadenza del termine di invio. Vista la proroga la nuova scadenza sarà il 31 marzo.

Cosa altro c'è di particolare nella circolare

Nella circolare non ci sono altre cose discordanti da quanto è stato detto fino ad oggi anzi:

1 - Viene ribadito che devono essere inviati solo gli anni fiscalmente rilevanti (per cui non vanno inviati anni prescritti)

2 - Viene ribadito che l'anno fiscale da indicare per le aziende con anno a cavallo di due anni solari è quello indicato anche nella dichiarazione (il più vecchio)

3 - Viene suggerito di inviare impronte riepilogative

4 - Viene ribadito che possono inviare anche i Responsabili della Conservazione

Questione Bolli

Sulla questione bolli la circolare non è chiarissima, e si preoccupa di "ritenere superata" la posizione espressa con la risoluzione 161/E del 2007

"In tal senso si deve ritenere superata la precedente posizione espressa con la risoluzione 161/E del 2007 nella quale è stato affermato, in maniera generica, che la comunicazione preventiva va inoltrata “  

anteriormente al primo avvio del processo di conservazione”.

Varrà la pena approfondire.

 

La discussione prosegue nel FORUM

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Aggiornamento sulla situazione marche temporali

Ormai tutti voi sapete che le marche temporali emesse prima del 2007 hanno diversi errori e non sempre si riesce ad inviare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate richiesta per i documenti tributari (art. 5 del DM 23/01/2004). Riepiloghiamo di seguito le soluzioni che si possono adottare.

soluzione 1 applicare nuova marca

Una possibile soluzione consiste nella ri-marcatura, così come illustrato nelle istruzioni che trovate negli aggiornamenti, attività che in taluni casi risulta complessa, visto che si tratta di migliaia di supporti.

Il programma di consultazione gratuita (archireader) è stato adeguato e ora è in grado di leggere anche i supporti che contengono la doppia marcatura.

Questo non risolve le eventuali marche non valide applicate ai documenti.

soluzione 2 non inviare i documenti prescritti

Un'altra possibilità è quella di NON INVIARE le comunicazioni per quei documenti che, ancorchè riferiti a normativa fiscale, non sono più accertabili per scadenza dei termini.

Allo stato attuale risultano prescritti gli anni FINO AL 2006. Ovvio che se esite un contenzioso in atto, la prescrizione viene sospesa e in quei casi è bene adottare la soluzione 1

soluzione 3 inviare e conservare la ricevuta di errore

una terza soluzione (suggerita da alcuni commercialisti) è quella di inviare comunque la comunicazione e conservare la ricevuta con l'errore. In effetti il fatto che la marca temporale non sia corretta non dipende dal contribuente (che l'ha anche pagata) ma dai certificatori e dagli organi di controllo.

soluzione 4 Rivolgersi al provider delle marche temporali

Possono fare poco , ma è comunque opportuno informare del problema anche i certificatori che hanno rilasciato la marca temporale (ognuno ha un call center a cui ci si può rivolgere). Noi abbiamo già provveduto ad informarli per i casi di cui siamo a conoscenza ma è probabile che alcuni degli utilizzatori dei nostri programmi abbiano casi diversi da quelli che noi conosciamo, considerato anche il fatto che la marcatura viene applicata dal 2004 (l'anno 2004 le marche erano gratis ed il servizio era ancora in fase di test)

Noi abbiamo fatto il possibile

Dal canto nostro abbiamo fatto il possibile affinchè il tutto si risolvesse positivamente. Abbiamo fatto notare a Associazioni e organismi vari già da maggio dello scorso anno l'esistenza del problema. Ma non sempre è facile farsi ascoltare.

 

Su questo argomento è stata aperta una discussione nel forum

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Comunicato stampa che proroga invio per 30 giorni

Trovate qui il comunicato dell'Agenzia.

Consigliamo di non "ridursi" a fare l'invio gli ultimi giorni ma provvedere QUANTO PRIMA al completamento delle comunicazioni, controllo e invio.
Le previsioni che erano state fatte (centomila impronte in totale) sono state troppo ottimistiche. Abbiamo valutato in centomila le impronte generate dai nostri clienti NEL 2010. a queste vanno aggiunti gli anni precedenti che , anche se inferiori, sono comunque alquanto consistenti.

Pertanto non perdete tempo e completate quanto prima tutte le operazioni.

Grazie per l'attenzione.

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus
Page 1 of 5 1 2 3 4 5 > >>
MultiMedia IT snc