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Fattura elettronica ? si grazie

Vi piacerebbe ricevere fatture elettroniche e ottenere le registrazioni contabili e di magazzino automatiche ? 

A chi non piacerebbe, e tutto sommato farlo non sarebbe neanche difficile. 

  • A e B (Fornitore e cliente ) si accordano su un formato elettronico
  • A invia a B le fatture nel formato concordato, se necessario ci aggiunge la firma digitale.
  • B si fa personalizzare i programmi gestionali e legge i dati della fattura dal formato elettronico.
  • Ovviamente B conserverà la fattura elettronica, e con cadenza QUINDICINALE provvederà a generare il supporto di conservazione.
  • Se il formato è xml non basterà conservare il file ricevuto, ma si dovrà avere sempre disponibile il file xsd e xsl (definizioni  stile)
  • Inutile dire che se vi serve una copia cartacea oppure dovete visualizzare la fattura "da umani" e non farla leggera al computer, correte il rischio di avere documenti chilometrici perchè negli xml si mettono tanti dati, ma ri visualizzarli non è così banale come aprire un pdf. 
  • Altrettanto ovvio che il fornitore A , dovendo inviare fatture a N clienti potrebbe essere tenuto a produrre diversi formati ,
  • Così come B (Cliente) che si avvale di diversi fornitori per ricevere le fatture elettroniche da tutti dovrebbe attrezzarsi per leggere i vari formati proposti. 

Non è difficile, ma non è semplice e lo dimostrano i numeri, ad oggi in Italia risulta che gli archivi di fatture digitali siano utilizzati da meno di 4.000 soggetti fiscali (le partite iva son 5 milioni quindi sotto l'1xmille)

(In questo testo si analizza con maggiore dovizia il numero di archivi digitali tributari dichiarati in Italia nel 2013)

Tuttavia ad una lettura semplice del problema, viene subito in mente la soluzione semplice, perchè non adottare tutti lo stesso tipo di fattura elettronica ?

Già, tutti uguali, tutti con il grembiulino ble il nastro azzurro e non so che altro. Beh gli affari non sono così, ognuno ha la sua particolarità la sua esigenza, la sua difficoltà ad adeguarsi, le sue simpatie e non si può OBBLIGARE nessuno, si può al limite consigliare l'uso di terminologie e metodi di descrizione comuni che consentano ai tanti, anche se diversi, di dialogare reciprocamente o quanto meno di non avere definizioni sempre diverse che renderebbero più complesso il trattamento comune. 

Fattura complessa e semplice a confronto.

confronto fatture

Ma la tecnologia è così antiquata da non saper ricavare i dati da un qualsiasi documento elettronico ?

Andiamo per ordine, lo scorso anno è stata approvata una norma che riconosce lo status di "fattura elettronica" a qualsiasi formato elettronico di cui si possa garantire "l'autenticita' dell'origine, l'integrita' del  contenuto  e  la  leggibilita' ".

Questa semplificazione non ha portato alcun effetto, sarà colpa della crisi, della scarsa propensione all'uso dei documenti informatici, oppure del limite temporale dei 15 giorni (DM 23/01/2004) ma nel 2013, pur avendo realizzato nuove installazioni di conservazione sostitutiva in numero simile al 2012, non c'è alcun incremento dei clienti propensi a conservare elettronicamente le fatture

Dall'elettronico si ri produce cartaceo.

L'aspetto, se volete, più assurdo è che anche chi ha un archivio elettronico delle fatture ricevute, quando riceve una fattura pdf  dai fornitori, continua a stamparla per poi ri-acquisirla digitalmente. Riteniamo (ma è una nostra opinione non suffragata da indagine) che la causa principale siano i 15 giorni di termine di conservazione in cui si incorre quando si attiva l'uso di "originali elettronici" ma qualunque sia la causa, va rimossa perchè così lo scambio elettronico dei documenti e in particolare delle fatture non crescerà mai.

Obbiettivo Europa 2020 

L'obbiettivo Europeo è d avere entro il 2020 almeno il 50% di fatture B2B (tra imprese) scambiato in modalità elettronica. Per fare questo lo Stato Italiano, al momento, ha in corso 2 iniziative, La Fattura elettronica per la pubblica amministrazione  e Le nuove regole tecniche

Fattura elettronica PA 

Entro giugno del 2014 la Pubblica Amministrazione Centrale avvierà la ricezione per Ministeri ed Enti centrali, entro giugno 2015 probabilmente anche Comuni Regioni e Provincie il sito fatturapa.gov.it riporta tutte le regole del caso e le specifiche del formato. In questo articolo ne abbiamo parlato , in quest'altro abbiamo pubblicato un esempio e qui trovate una discussione già iniziata.

Può non piacere, ma può anche funzionare, chi emette fatture dovrà essere un pò più preciso e schematico di come è stato fino ad oggi, chi le riceve può svolgere un ruolo fondamentale per semplificare i processi contabili della pubblica amministrazione. Va fatto e va fatto bene e quanto prima. 

Regole Tecniche.

Anche di queste ne abbiamo parlato a lungo, e le osservazioni fatte sono numerose, questo documento inviato in occasione della prima bozza ci sembra che non sia stato preso minimamente in considerazione. Dobbiamo anche dire che la discussione non entusiasma neanche gli operatori , si comincia a intravedere una sorta di "rassegnazione" a norme astruse a cui piano piano ci si abitua e ci si adega. 

Comunque l'ultima bozza è quella discussa in quest'articolo e come si applicherà lo vedremo quando sarà approvata. 

PA motore per lo sviluppo delle aziende. 

In pratica l'unica iniziativa concreta in prospettiva 2020 e la fattura elettronica per la p.a. , riuscirà questa a risvegliare nelle imprese la voglia e l'interesse a scambiare documenti elettronici ?

imprese e commercialisti

Tessuto economico particolare

Prima di passare a delle conclusioni, consentiteci di fare qualche altra considerazione. Chi ha partecipato all'evento del 18 ottobre ha sicuramente notato una slide presentata dal Dott. Claudio Rorato della School of Management del Politecnico di MI .

In Italia ci sono circa 6 milioni di imprese, 115.000 commercialisti. Il 95% delle imprese è classificato Micro cioè sotto i 10 dipendenti.

Ora, non sappiamo quante di queste si rivolgono al Commercialista anche per lo svolgimento dei normali adempimenti contabili, ma tutto lascia pensare che si tratti di numeri nell'ordine dei milioni, forse 3 o 4. 

Obbiettivo Europa senza Commercialisti e Centri servizi è impresa impossibile

I numeri nella loro cruda realtà ci fan capire che se i Commercialisti e i Centri servizi che svolgono le operazioni contabili per conto di milioni di aziende, non vengono messi in condizione di trattare agevolmente i documenti elettronici, arrivare ad uno scambio elettronico per almeno il 50% delle fatture (obbiettivo Europeo) entro 6 anni non è facile. 

Quanti possono essere i documenti elettronici

Se proviamo a cercare un fornitore disposto a inviarci le fatture in un qualsiasi formato elettronico interpretabile (xml) forse non ne troviamo nessuno.

Se ci accontentiamo di un semplice file PDF , le cose cambiano radicalmente. Possiamo ricevere un PDF da gran parte dei fornitori "Nazionali" (telefonia, servizi gas , elettricità) . Tra l'altro per questi fornitori i formati di fattura (estremamente personalizzati) sono uguali in tutto il paese .

ipotesi di suddivisione elettronico cartaceoSono altrettanto numerose le aziende che emettono fatture in formato pdf e che potrebbero inviarle in sostituzione del cartaceo.

Si possono ottenere in pdf anche tutti i documenti che trattiamo con l'home banking, si possono produrre in pdf tutti i documenti riepilogativi interni (esempio i rimborsi spese).

Le annotazioni per le registrazioni Intra, possono essere elettroniche , i prospetti di rilevazione del costo del personale anche. Biglietti aerei treni, noleggi auto, sono trattamenti spesso completamente elettronici.

Dunque, volendo, gli archivi potrebbero essere già formati in modalità elettronica ma solo 3500 su qualche milione lo fa.

PERCHE' ?

 

Il processo di conservazione degli originali elettronici in azienda.

In una azienda è relativamente semplice organizzare la conservazione dei documenti elettronici emessi e ricevuti. Con un minimo di organizzazione e il nostro software si ottiene facilmente raccolta, indicizzazione e collegamento con il gestionale per ogni documento elettronico ricevuto. 

I termini di risparmio e semplificazione SONO SIGNIFICATIVI. Per ricevere, ordinare, registrare e conservare i documenti cartacei facciamo 7 operazioni, se sostituiamo la conservazione cartacea con la scansione, ci risparmiamo la fotocopiatura (richiesta spesso) e la fascicolazione delle copie. 

Con un processo di ricezione e conservazione elettronica le operazioni da fare sono solo 2 , inserire il file nel sistema di conservazione, generare la registrazione contabile o di magazzino. 

Abbiamo aggiunto una terza attività opzionale, perché semplificare così tanto ci sembrava troppo. 

confronto attività cartacei elettronici

 

Il processo di conservazione degli originali elettronici negli studi e nei centri servizi.

Se in azienda è molo facile negli studi e centri servizi è più complesso perché il documento elettronico arriva all'azienda e subisce quindi un passaggio in più.

archifileAnche se più complesso comunque non impossibile anzi, diventa sempre più importante per gli studi organizzarsi ed aprire un canale telematico di comunicazione con la clientela. Tuttavia il processo di ricezione, registrazione e conservazione dei documenti è un pò più articolato. Il documento arriva alla ditta cliente dello studio che ha bisogno di un "canale di invio" per far arrivare il documento elettronico allo studio e consentire la registrazione. 

Il tutto è già supportato dai nostri programmi (ArchiFile) che consentono di attivare facilmente la spedizione / ricezione dei file da e per le ditte. Lo schema illustra il sistema. La ditta viene dotata di software gratuito e di etichette. Le etichette servono per protocollare i documenti cartacei che attraverso un qualsiasi scanner vengono trasformati in elettronici ed inviati allo studio. I documenti originali elettronici, devono solo essere identificati (Fattura Nota credito Estratto conto etc. ) e inviati cosi come sono allo studio.

Il sistema di ricezione di ArchiFile provvede , in base al mittente, al tipo documento e al formato , ad assegnare i protocolli adeguati e ad inserire la versione elettronica del documento nella videata di registrazione. 

Ovviamente , anche se i cartacei sono stati trasformati in elettronici, questi sono costituiti da immagini del documento e non contengono informazioni testuali (dati)

Quelli originali elettronici invece, spesso e volentieri sono formati in modalità vettoriale, contengono il testo, le informazioni del carattere e i dati di impaginazione . 

Questo ultimo particolare è molto importante e vedremo nel seguito  perché.

OCR tecnica per ricostruire il testo partendo da una immagine.

Dei documenti cartacei abbiamo una immagine, è quindi possibile ricostruire il testo originale applicando una tecnica OCR (Optical Caracter recognition). Il Motore OCR (nel nostro caso usiamo Abbyy fine reader) tenta di capire dalle immagini, le parole e memorizza un pdf contenente l'immagine (primo piano) e il testo riconosciuto (secondo piano) .

Limiti dell'OCR potenzialità del pdf .

Ovvio che questa tecnica ha dei limiti o meglio, sommando la perdita di informazioni che si ha quando si acquisisce l'immagine del documento , alla perdita di testo che si ha con l'OCR , il risultato è che non tutti i dati presenti sono correttamente riconosciuti.

In queste immagini che seguono , vediamo una parte di una fattura. Come vedete la scritta nera su fondo grigio, quando viene acquisita come immagine perde di contrasto e il riconoscimento fa fatica a ricostruire correttamente il testo. La versione pdf (elettronico originale) invece restituisce un risultato PERFETTO.

confronto immagine cartaceo elettronico

Conclusioni

Che siate partiti da un documento cartaceo o da uno elettronico, attivando la conservazione sostitutiva dei documenti contabili, avete già ottenuto 3 risultati:

1 - per i documenti nativi elettronici avete più che dimezzato le attività di gestione. Avete documenti chiari, facilmente leggibili .

2 - tutti i documenti (cartacei ed elettronici) sono disponibili nel vostro sistema, possono essere richiamati, visualizzati, firmati, aggiornati, collegati, fascicolati con estrema semplicità e da ogni posto di lavoro. 

3 - Applicando l'Ocr sui cartacei, tutti i vostri documenti contengono testo e dati leggibili automaticamente. Ripetiamo però il concetto, quelli cartacei potranno avere errori, quelli elettronici salvo rari casi , conterranno dati e testo esatti al 100%

CaptiDoc

L'idea è antica (circa 6 anni) ma le condizioni per svilupparla non erano favorevoli, i documenti elettronici erano sostanzialmente inesistenti e passare per i cartacei lo abbiamo detto, genera errori. Ora le condizioni sono ben diverse , le linee sono veloci, il numero di ditte collegate a internet è notevolmente aumentato, sono numerosi i fornitori che possono inviare fatture elettroniche (pdf), sono numerose le ditte che poducono fatture elettronice (pdf), gli strumenti di scansione (scanner) sono più abbordabili, veloci e precisi. Sono invece una rarità e ancora pochissime quelle che producono fatture registrabili (xml) ma siamo fiduciosi e speriamo che aumenteranno. abbiamo quindi deciso di riprendere il progetto antico, di adeguarlo ai tempi ed è con grande piacere che annunciamo il completamente dell'applicativo CaptiDOC. 

Che cosa è CaptiDoc

ARCHIGENIO

E' un sistema composto da 3 componenti software standard a disposizione del cliente, e un 1 modulo personalizzato per interfacciare il proprio gestionale. Il tutto è coordinato da un deposito Centrale di informazioni sempre collegato con i client.

I 3 componenti sono; un motore OCR , un motore semantico e un validatore di risultati .

Il deposito centrale contiene le regole necessarie per estrarre automaticamente dati da numerosi tipi di documenti e secondo diversi "modelli logici" per effetture registrazioni contabili, di magazzino, codifiche, classificazioni, fascicolazioni e quant'altro. Il deposito centrale , provvede a tenere aggiornati in maniera automatica tutti i sistemi collegati, fornendo sempre le regole più precise e raccogliendo dai client gli errori per perfezionare le capacità cognitive. 

L'originalità 

CaptiDOC ha un approccio al riconoscimento di tipo semantico, in grado quindi di ricercare numerose tipologie di dati sulla base della presenza di specifiche parole o frasi ma contiene anche un riferimento spaziale in grado di identificare un dato ovunque si trovi.

ARCHIGENIO FATTUREIl "set di dati" viene stabilito sulla base di "modelli logici". Ad esempio il modello "fattura contabile" consente di estrarre da qualsiasi fattura comunque formata:

  • Partite iva e codici fiscali dei soggetti riportati
    • Riconosce tutte le partite iva europee
  • Totali:
    • totale fattura, imponibile , iva , totale anticipi, totale acconti, totale da pagare.
  • IVA
    • Imponibili, iva, percentuali, codici , eventuali descrizioni di esenzione
  • Spese:
    • Spese Trasporto, spese bolli, spese incasso, spese imballo, spese contrassegno, varie e postali, nonché tasse di concessione (utili per le telefoniche), 
  • Totali Merce
    • Lordo merce, sconto percentuale, sconto importo, netto merce
  • Ritenute, cassa malattia e numerose altre informazioni utili come tati, comuni, email, siti web, 

Abbiamo già iniziato a testare il sistema su larga scala e i risultati sono ESAGERATAMENTE PRECISI nel caso di documenti originali PDF, soddisfacenti nel caso di documenti cartacei sottoposti ad OCR. 

Il modello fattura e le prime installazioni di test verranno resi disponibili a breve. 

Nel frattempo, chi utilizza già i nostri programmi per la scansione e conservazione dei documenti contabili, può partecipare alla fase di pre campionamento. 

Con apposite funzioni che trovate nell'ultimo aggiornamento di ArchiMedia e Archivia Plus, potete estrarre i "campioni" dei vostri fornitori ed inviarceli. Li useremo con estrema riservatezza per prepararvi un set di regole personalizzato e consentire fin dall'avvio , di avere il massimo riconoscimento possibile. 

Per partecipare al test contattate il servizio assistenza (assistenza@multimediait.net) vi verrà attivato un utente particolare che vi consentirà di inviare i campioni.

E' però importante che organizziate DA SUBITO la raccolta elettronica dei documenti e che formiate i vostri clienti più preparati all'invio dei documenti elettronici, solo così eviterete di accumulare errori sciocchi dovuti solamente alla qualità della scansione. 

 

View User Profile for MultiMedia it Claudio Caprara Dal 1982 Commerciale nel settore Informatica, dal 1995 responsabile del progetto ArchiMedia Archivia Plus

Briefing Conservazione sostitutiva 2013

Briefing on line Conservazione sostitutiva 2013Manca poco più di una settimana all'incontro "on line" sulla Conservazione Sostitutiva dei documenti fiscali ed è tempo di prepararsi affinchè l'evento sia costruttivo e interattivo.

Anche se si svolge in video conferenza, potete inoltrare domande scritte fin da ora (aggiungete commenti al blog) o intervenire di persona il giorno dell'evento (anche voi in video conferenza) .

Cosa tratteremo lo sapete già ma è bene fare un piccolo riepilogo. 

Dopo una brevissima introduzione di Claudio Caprara (direttore commerciale MultiMedia it)  e del Dott. Roberto Pasquini (ideatore di www.commercialistatelematico.com nonchè utilizzatore dal 2004 dei nostri sistemi di conservazione sostitutiva) lasceremo la parola al Dott. Mario Carmelo Piancaldini dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Centrale Accertamento, Settore Analisi e strategie, Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi. 

Nel suo intervento ci aggiornerà sui numeri (gli archivi digitali fiscali vengono segnalati all'Agenzia con apposita comunicazione) e soprattutto sulla evoluzione delle norme (cambierà il DM 23/01/2004 ?) .

In quanto rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing ci parlerà anche degli sviluppi della fattura elettronica in Italia e in Europa e delle prossime scadenze di attuazione del progetto Fattura elettronica P.A..

Sono sicuro che avrete molte domande da porgli, quindi preparatevi e, se sono questioni complesse, inoltratetele anticipatamente magari inserendo commenti a questo blog.

Dott. Mario Carmelo Piancaldini

Laurea in Economia e Commercio (Università di Bari) ha acquisito l'abilitazione di Dottore Commercialista. Dopo un paio di esperienze lavorative in alcune aziende private, è entrato, dall'ottobre 1997, in organico al Ministero delle Finanze/Agenzia delle Entrate in qualità di funzionario presso l'Ufficio di Vicenza; dalla fine del 1999 è entrato in organico alla Direzione Centrale Accertamento dove si è specializzato nell'attività di analisi del rischio e nella ingegnerizzazione delle banche dati dell'Amministrazione finanziaria.

 

Dal 2004 ricopre incarichi dirigenziali: fino al 2009 ha diretto l'Ufficio Verifiche e dal 2009 è responsabile dell'Ufficio Imprese minori e lavoratori autonomi, sempre presso la Direzione Centrale Accertamento de II' Agenzia delle entrate. Partecipa abitualmente a commissioni, gruppi di lavoro, comitati in Italia e all'estero.

 

Dal maggio 2011 è stato nominato rappresentante italiano presso l'European Multi Stakeholder Forum on e-invoicing.

 

Ha svolto e svolge docenze per conto dell'Agenzia delle entrate e della Scuola Superiore dell'Economia e delle Finanze ed è autore di alcune pubblicazioni.


Il Dott. Claudio Rorato Project Manager dell’Osservatorio ICT & Commercialisti della School of Management del Politecnico di Milano, ci presenterà i risultati della Ricerca 2012 ICT& Commercialisti, condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano insieme al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) e al suo istituto di Ricerca (IRDCEC). L’Osservatorio, che nel 2013 si è evoluto abbracciando, oltre ai Commercialisti, anche altre figure professionali vicine alle imprese (Avvocati e Consulenti del Lavoro), ha affrontato il tema della diffusione delle ICT nell’ambito degli Studi di Commercialisti, verificando se e come queste possano generare valore per gli Studi, per il sistema studio impresa e, su scala più ampia, per il sistema economico nel suo complesso

Laureato in Economia e Commercio presso l’università Luigi Bocconi, Claudio Rorato collabora con la School of Management del Politecnico di Milano in qualità di Senior Advisor and Research Fellow, occupandosi sia di attività di consulenza direzionale sia di ricerca applicata con la responsabilità degli Osservatori ICT&Professionisti e Agenda Digitale. Ha ricoperto incarichi pubblici e manageriali e di temporary general management per aziende private. Giornalista dal 1990, ha scritto e collabora con importanti testate nazionali.”

 

Dott. Claudio Rorato


Ma gli utenti sono soddisfatti delle norme in vigore ? Accettano volentieri gli obblighi imposti dalla conservazione sostitutiva o rinunciano perchè spaventati da scadenze, meccanismi, procedimenti controlli e tutto quanto è richiesto ?

Ci porterà il suo punto di vista il Dott. Giorgio Confente, Avvocato, esperto di normativa fiscale e soprattutto di conservazione sostitutiva

Dott. Giorgio Confente

Avvocato in Milano, Giorgio Confente è specializzato in consulenza e assistenza legale e fiscale ad aziende e studi professionali. Esperto in materia d'IVA e di fiscalità internazionale, si occupa anche di insegnamento, formazione e divulgazione nel suo campo.

 

è membro della commissione “Norme di comportamento di comune interpretazione in materia tributaria” dell’Associazione Italiana Dottori commercialisti e membro del consiglio direttivo di ANORC (Associazione nazionale operatori e responsabili della conservazione sostitutiva).

 

 

 

 

Lo Studio Confente offre consulenza e assistenza in materia di: IVA nazionale e internazionale, adempimenti IVA per società non residenti, fatturazione elettronica e conservazione digitale dei documenti fiscali e amministrativi, assistenza alle aziende durante le verifiche fiscali, contenziosi tributari in materia di fiscalità diretta e indiretta, formazione professionale e attività editoriale.


Possiamo pretendere che tutti siano dotati di firma digitale ? o dobbiamo prevedere altre modalità di dematerializzazione dei documenti ? Il pensiero va ovviamente alla F.E.A. Firma Elettronica Avanzata, un processo e non un prodotto che può realmente aiutare nella conversione digitale degli archivi. Argomento di cui ci parlerà il Dott. Nicola Savino .

Sono un Records Manager, consulente esperto per la conservazione sostitutiva e fatturazione elettronica e Computer Forensics Expert. Laureato in Ingegneria Informatica presso l’Università di Napoli Federico II, mi sono specializzato nel tempo nelle tematiche dell’archiviazione e conservazione dei documenti informatici, firma digitale, management dei sistemi informativi e gestione elettronica documentale(GED).

 

 

Come Records e Document Manager sono responsabile della gestione, conservazione e formazione delle informazioni di diverse aziende e pubbliche amministrazioni, oltre ad avere una conoscenza specifica nel settore della gestione elettronica documentale.

Dott. Nicola Savino

Al termine anticiperemo le novità in corso di rilascio sui nostri sistemi di conservazione sostitutiva. Parleremo di accesso web agli archivi digitali, di ricezione e conservazione di documenti "originariamente elettronici" e di riconoscimento automatico.

Vi aspettiamo il 18 ottobre alle ore 10  

Qui il link per l'iscrizione   

 

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Dl Fare e Wifi

Il testo che era stato diffuso , prevedeva degli oneri che, pare, verranno rimossi nella versione definitiva su cui il Governo chiederà la fiducia.

“L’offerta di accesso alla rete internet al pubblico tramite rete WIFI non richiede l’identificazione personale degli utilizzatori. Quando l’offerta di accesso non costituisce l’attività commerciale prevalente del gestore del servizio, non trovano applicazione l’articolo 25 del codice delle comunicazioni elettroniche di cui al decreto legislativo 1° gennaio 2003, n.259 e successive modificazioni, e l’articolo 7 del decreto-legge 27 luglio2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, e successive modificazioni.”

Sparisce dunque la conservazione dei log di associazione tra l'ip e il Mac Adress del dispositivo connesso, sparisce anche l'informativa semplificata .

Un grazie a Stefano Quintarelli per il suo impegno in questa vicenda.

http://stefanoquintarelli.tumblr.com/post/56218721145/wifi-nuova-versione-del-relatore

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Ini Pec , al via l'8 giugno prossimo

INI PEC è "Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti " regolamentato dal Ministero dello sviluppo economico lo scorso 19 marzo.

Si tratta di un servizio totalmente automatizzato che consentirà di conoscere (e di utilizzare) gli indirizzi PEC di tutti i professionisti e le imprese. L'aggiornamento dei professionisti avviene da parte degli Ordini professionali e quello delle imprese dalla Camera di Commercio.

Questo elenco si aggiunge a quello delle Pec della p.a.  iPa indice delle pubbliche amministrazioni e completa il quadro di utilizzo della Pec.

A questo punto dipende solo dalle imprese e dagli uffici pubblici utilizzarla. Ogni Pec è una raccomandata a costo zero , con consegna immediata e con garanzia di ricevuta, può essere un ottimo sistema per inoltrare ogni tipo di documento importante. 

L'attivazione avverrà a brevissimo, l'8 giugno è previsto il versamento degli elenchi .

Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata delle imprese e dei professionisti (INI-PEC). (13A02969) (GU n.83 del 9-4-2013) 

 
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La conservazione digitale non è obbligatoria, salva la possibilità di stampare.

In queste settimane abbiamo ricevuto parecchie richieste  di parere sulla ipotesi che con il recepimento della direttiva cee 2010/45 fosse diventata OBBLIGATORIA la conservazione digitale in tutti quei casi in cui veniva ricevuta una fattura elettronica (pdf senza firma).

Il problema era sorto dal combinato dell'articolo 21, 1' comma e 39 terzo comma del Dpr 633/72 modificati entrambi dalla legge di stabilità.

Oggi su un importante quotidiano vengono riportate le opinioni scaturite dalla riunione del Forum per la fatturazione elettronica tenutasi il 23 u.s. e confermano che le fatture create o ricevute in formato elettronico possono essere conservate sia in elettronico che cartaceo.

Nessun obbligo quindi semmai convenienza di trattare tutti i documenti elettronici come tali, cosa che consente di ridurre i costi (si elimina la stampa e l'archiviazione fisica) e i tempi (ricezione immediata).

 

 

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ItaliaDigitale, tavola rotonda Anorc del 22 ottobre. Resoconto

Come promesso pubblico un breve riassunto dell'incontro organizzato da Anorc lo scorso 22 ottobre. Il tema principale era quello di rendere noti i risultati della ricerca effettuata da Anorc sullo stato della digitalizzazione nella pubblica amministrazione.

I dati della ricerca sono disponibili qui

Ha iniziato la giornata un intervento della dott.sa Maria Pia Giovannini  dell'Agenzia per l'Italia Digitale (A.i.D.). Il suo intervento ha portato poche novità, si è soffermata sul decreto digitalia (che abbiamo già commentato) e sulla evoluzione di Digitpa, assorbita all'interno dell'AID. Molte attenzione è stata data al "contrassegno digitale" ovvero alla riproduzione su carta dei documenti digitali. Digitpa ha emesso (o sta emettendo) linee guida molto analitiche che sicuramente appena possibile andremo ad analizzare.

La Dott.sa Masella, anch'essa di AID ha trattato la questione degli accreditamenti. Devo dire la verità non mi è chiaro come si svolgeranno le certificazioni, credo che dovranno uscire delle precisazioni, fermo restando che le domande possono essere già inviate. Per quanto riguarda le Pubbliche amministrazioni, queste dovranno utilizzare ESCLUSIVAMENTE conservatori accreditati.
L'approccio è alquanto strano, o meglio è in linea con questa idea (che personalmente non condivido) che la conservazione digitale debba necessariamente essere effettuata in outsourcing. Per il pubblico dove i termini di conservazione sono molto lunghi può anche essere ragionevole, per i privati è un concetto allucinante. Se io volessi conservare digitalmente il mio modello unico , dovrei rivolgermi ad un conservatore accreditato ? Mi sembra veramente fuori luogo , conservare un file pdf per 10 o 20 anni è molto più semplice che gestire un sistema contabile.

Il Dott. Piancaldini, che molti conoscono perchè ha partecipato al Briefing on line tenuto a settembre,  ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda il Forum della Fatturazione elettronica, dando come prima cosa la notizia del parere favorevole del consiglio di stato sulla schema di regolamento ministeriale per la gestione dei processi di fatturazione elettronica verso la p.a. (notizia che trovate qui ) , ha confermato che entro l'anno verrà sicuramente emesso il decreto per il recepimento della direttiva cee 2010/45 e confermando che sono iniziati i lavori e le consultazione per modificare il DM 23/01/2004 nella parte che riguarda i termini di conservazione delle fatture (verrà portato a 1 anno) .

Ha promesso anche di spingere il MEF, rappresentato dal Dott. Paolo Tremarchi ad esaminare quanto prima la questione dei bolli (non siamo gli unici a lamentarsi finalmente ) alla luce anche della circolare 5e che ha complicato (non poco ) le cose . Argomento trattato qui .

Anche il decreto sulla fattura elettronica per la p.a. potrebbe essere pronto entro l'anno.

Tremarchi è stato molto breve e ha incentrato il suo intervento sulle norme, criticando un pò l'operato di digitpa. RIvendica norme più semplici, meno inutilmente dettagliate, ribadendo che l'informatica è una materia in continua evoluzione e non ha senso a livello di norme andare troppo nel dettaglio.

I partecipanti erano pochi e gli applausi erano più di rito che di convinzione, io sottobanco ho applaudito perchè ho condiviso appieno il suo intervento.

Tra un intervento e l'altro il Dott. Lisi di Anorc ha illustrato i dati della ricerca, a conclusione c'è stato un intervento del Dott. Giovanni Manca che ha criticato un pò questo ritorno di fiamma della CIE (Carta di indentità elettronica)  e ha espresso qualche perplessità sul futuro delle smart card.
Un brevissimo intervento del Dott. Andrea Caccia ha fatto alcuni cenni agli standard utilizzati ed esaminati a livello Europeo e in particolare alle norme ETSI per la conservazione.

Nel complesso la mattinata è stata interessante, ma la partecipazione non è stata ampia (una sessantina di persone in tutto) .  Se fosse stata in video conferenza, i risultati sarebbero stati gli stessi in termini informativi ma la partecipazione più agevole.

 

Ho avuto modo di ricevere anche il primo numero di Documento Digitale, il periodico edito da Anorc. Devo dire che averlo in formato cartaceo mi ha fatto strano, avrei preferito una pubblicazione digitale, tuttavia ho apprezzato i contenuti.

 

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L'Italia che non si ferma e continua a sognare

L'European Union Contest for young scientist è una competizione a cui possono partecipare i giovani inventori di tutti i paesi della Unione Europea.
Quest'anno saranno 3 i progetti italiani, Giulio Favaro presenta un sistema di frenaggio basato su un liquido in grado di cambiare viscosità quando sollecitato.
Luca Passerini e Michele Simoncelli invece presentano un software e un controllo CNC per la realizzazione di oggetti complessi tridimensionali.

Ilaria Furlan, Sebastian Gregoricchio, Anastasia Moravskaya si cimentano in un nuovo protocollo per la diagnosi dei tumori gastrointestinali e dello stomaco.
In bocca al lupo a tutti.
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