Posts From June, 2013

Ini Pec , funziona

Diciamoci la verità dopo il rigore sbagliato di ieri sera , siamo andati a letto con l'idea che in Italia va tutto storto e non funziona niente .

Oggi invece abbiamo scoperto che Inipec funziona e potrebbe essere lo stimolo giusto per iniziare ad utilizzare la PEC in modo serio e diffuso . 

Ad oggi le caselle PEC sono veramente inutilizzate o quanto meno sotto utilizzate. A parte i rapporti con la Camera di Commercio e le comunicazioni dei certificatori stessi che ti avvisano di rinnovi, scadenze ed altro, i messaggi PEC significativi sono una rarità.

Con INIPEC possiamo recuperare l'indirizzo PEC di professionisti e imprese e con Indice pa  quella di tutti gli enti pubblici. 

La PEC, lo ricordiamo, è un mezzo di spedizione che ha gli stessi effetti giuridici della raccomandata, gli enti pubblici non possono rifiutarla, le aziende non possono nasconderla. 

Il recapito di un documento con la PEC è immediato, la ricevuta fa fede a tutti i fini di legge. Ovvio che i documenti inviati devono essere formalmente correttti (redatti nella forma corretta), in formato statico e sottoscritti con firma digitale .

L'augurio è che l'Italia Digitale segni questo goal.

Home page Inipec
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Aumenta l'imposta di bollo

LEGGE 24 giugno 2013, n. 71 

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizioni sulla composizione del CIPE. (13G00117)

.......3. A decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le misure dell'imposta fissa di bollo attualmente stabilite in euro 1,81 e in euro 14,62, ovunque ricorrano, sono rideterminate, rispettivamente, in euro 2,00 e in euro 16,00. ...

Occorre quindi modificare tutti gli importi nel Tariffario imposte di bollo prima di calcolare eventuali acconti. Chi ha già versato l'acconto, applicherà l'aumento sul saldo .

Chi ha già stampato dei libri o registri soggetti a bollo PRIMA del 25/06 può fare due conteggi, elaborare il saldo al 25/06 con la vecchia tariffa e poi calcolare il saldo a gennaio con la nuova per il periodo stampato tra il 25/06 ed il 31/12.

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Fattura elettronica pa, come è fatta ?

Avete provato a generare una fattura elettronica per la p.a. ? Noi si.

Che dire, semplice ma funzionale. Forse un po' troppo minimalista per un utilizzo generale .

Un esempio con tutti i campi (alcuni non compilati correttamente) ed un layout standard (foglio stile fatturapa.gov.it)

Abbiamo aperto una discussione sul forum

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Interessante pubblicazione per Commercialisti

La School of Management del Politecnico di Milano, con il patrocinio di CNDCEC (1) e IRDCEC (2) ha pubblicato uno studio  dal titolo W.A.Y Where are you? Esperienze e spunti per meglio orientarsi tra verità e falsi miti su tecnologia, archiviazione documentale e conservazione sostitutiva. 

Il documento è gratuito e reperibile a questo link . I risultati esposti sono MOLTO interessanti e ribadiscono cose che, nel nostro piccolo, sosteniamo da tempo forse con troppa modestia. 

Conservazione libri registri

Se guardiamo la parte del rapporto relativa alla stima dei costi/risparmi, troviamo che la sola eliminazione delle stampe consente allo studio un risparmio che va da 0,5 e 1 euro a pagina stampata . Abbiamo sempre sostenuto che uno studio con 100 ditte (mix 50 semplificate 50 ordinarie) può risparmiare da 5.000 a 7.500 euro ma secondo l'elaborazione della S.o.M. il valore è più alto e, considerato che la media riscontrata sui clienti è di 20mila pagine circa ogni 100 ditte,  ne risulterebbe  un risparmio che va da 10 a 20 mila euro annui.

Un nostro documento sulla conservazione di libri e registri e qui un filmato che illustra il metodo 

La conservazione delle dichiarazioni

Nella parte dedicata alle risposte sulle normativa viene ribadita la possibilità, per gli intermediari, di conservare dichiarazioni e ricevute in modalità completamente elettronica. Su questo punto c'è sempre grande discussione con gli studi che (in molti casi) sono abituati a conservare una copia firmata in modalità autografa dal contribuente. 

Quella firma non è necessaria ma se proprio ci tenete ad averla, potete applicarla in modalità Grafometrica al file pdf conservato elettronicamente . QUesto consente di stampare la sola copia da consegnare al contribuente e di ridurre i costi di ulteriori 5.000 euro (Utilizzando sempre il parametro delle 100 ditte abbiamo appurato che se le pagine dei registri sono 20mila, quelle delle dichiarazioni e ricevute sono circa la metà).

Un nostro documento che illustra la  conservazione delle dichiarazioni e ricevute e qui un filmato che illustra il metodo 

La conservazione delle fatture e dei documenti contabili.

Molto incoraggianti anche i valori attribuiti alla gestione elettronica dei documenti contabili.

Il documento assegna alla conservazione elettronica delle fatture emesse un risparmio che va da 1 a 3 Euro. Leggermente inferiore il valore del risparmio ottenuto con le fatture passive , dovuto al fatto che occorre effettuare la scansione dei documenti cartacei che, anche se fatta in modalità massiva, ha un suo costo. 

Sono valori plausibili, le fatture emesse potrebbero essere ricevute già in formato elettronico, si prestano bene alla registrazione automatica ed alla conservazione sostitutiva e generano economie significative.

Leggermente inferiore il valore del risparmio ottenuto con le fatture passive.

Un nostro documento sulla conservazione dei documenti contabili e qui un filmato che sintetizza il metodo 

La trasmissione/ricezione documenti tra studio e ditta cliente

Occorre però dire che con i nuovi moduli di programma che abbiamo rilasciato (ArchiFIle Tcp) anche le fatture passive possono essere "nativamente elettroniche" e possono essere inviate in elettronico anche quelle cartacee , sempre che il cliente dello studio abbia la volontà di collaborare e fare la sua parte.

Il sistema consente anche la tramissione dei documenti contabili generici e, specialmente per quelli bancari, consente di trattare i documenti elettronici ottenuti dall'home banking in sostituzione di quelli cartacei con ulteriori risparmi. 

Per cui anche i valori riportati nel documento (1 / 2 euro a fattura) possono aumentare significativamente, raddoppiare con la registrazione automatica e triplicare con la collaborazione della ditta cliente. 

Sul funzionamento di ArchiFile Tcp rimandiamo a questo documento che spiega nel dettaglio come organizzare la spedizione/ricezione dei documenti tra studio e ditta. 

A pagina 44 il "Self Assessment Tool"

A pagina 44 della pubblicazione trovate un utile tool che vi permette di "farVi una fotografia" del vostro sistema documentale e quantificare i possibili risparmi. 

Ritorneremo sull'argomento a Settembre con l'annuale incontro on line dedicato all'argomento e al quale anche quest'anno inviteremo la School of Management ad esporci nel dettagli i risultati dello studio.

(1)Consiglio Nazione dei Dottori COmmercialisti e degli Esperti Contabili (2) Istituto di Ricerca dei Dottorei Commercialisti e degli Esperti Contabili. 

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Originali unici, in Gazzetta il DPCM con le regole

Il Decreto indica le particolari tipologie di documenti analogici originali unici per le quali permane l'obbligo della conservazione dell'originale analogico oppure, in caso di conservazione sostitutiva, la necessità di autenticare la loro conformità all'originale ad opera di un notaio o di un altro pubblico ufficiale

Se non interverranno precisazioni da parte dell ' A.d.e. anche i documenti fiscali rientrerebbero tra quelli smaterializzabili ma già la bozza di modifica al D.M. 23/01/2004 evitava questa ipotesi prevedendo SEMPRE l'intervento del Pubblico Ufficiale. 

Su questo punto abbiamo "provato" ad avanzare l'ipotesi di una normativa più morbida ma purtroppo la richiesta non è stata recepita anche perchè molto complessa. Tuttavia resta il fatto che capita spesso e volentieri di smaterializzare archivi di fatture cartacee e di trovare in mezzo a queste le schede carburante che sono , di fatto, gli originali unici più diffusi. Precauzionalmente si conservano in originale (cartaceo) ma sarebbe interessante poterle digitalizzare e buttare come per tutti gli altri documenti. E' vero che quando sono pagate in contanti, sono documenti origianli unici, ma è anche vero che oggigiorno sono numerosissimi i pagamenti con Carta di Credito e le rilevazioni sono presenti anche negli estratti conto delle stesse. 

Qui il link alla Gazzetta

 

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