Posts From May, 2011

Decreto sviluppo, i doveri .... degli altri

Testo provvisorio

Ho dato una sbirciata alla bozza di Decreto sviluppo emanato dal Consiglio dei Ministri e mi è andato l'occhio sull'Art. 6  comma  d) facoltà di effettuare “on line” qualunque transazione finanziaria ASL- imprese e cittadini.

Uno dei punti che abbiamo presentato ad Agenda Digitale era proprio il "Pagamento ON LINE" dei bolli sui documenti informatici che però (almeno in questa bozza) non ha trovato spazio.

Le novità e i cambiamenti sono numerosi, dal punto di vista documentale cambiano:

1 - Le dichiarazioni dei dipendenti e pensionati relative alle detrazioni spettanti. Vanno generate solo se ci sono variazioni (adesso andavano prodotte e compilate ogni anno per tutti).

2 - Privacy , cambia un pò l'approccio. Per i rapporti normali di lavoro non è sempre necessario inviare l'informativa cosi come non è necessario redigere il documento programmatico della sicurezza quando si conservano informazioni contabili o per la gestione del proprio personale.

Anche nel caso di ricezione e conservazione di un singolo curriculum non sarà più necessario inviare l'informativa che dovrà invece essere inviata nel caso in cui il candidato venga contattato dall'azienda.

3 - Schede carburante . Se i carburanti vengono acquistati con carte di credito non è più necessario compilare anche la scheda carburante.

4 - Cnsegna via web o tramite posta dei referti medici.

5 - Numerose semplificazioni, dalle autorizzazioni per i serbatoi del gas alle autorizzazioni per i trasporti speciali .

6 - Registrazione cumulativa di fattura, alzato l'importo del singolo documento a 300 euro

7 - Scadenze, se cadono di sabato o domenica si paga sempre il lunedi successivo.

etc etc. nel link il Testo provvisorio .

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Il documento informatico esce dall'agenda

Tra le proposte che verranno persentate a Forum PA non sarà presente NESSUNA di quelle fatte per facilitare l'uso dei documenti informatici.

Ma non ci scoraggiamo,  la relazione conterrà anche i documenti che abbiamo già predisposto e speriamo che prima o poi qualcuno li legga.

Suona strano però, carta d'identità elettronica, pec, internet per tutti e se ricevi un file pdf lo devi stampare. Questa è l'innovazione ?

 

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Aiaiaiii Marca temporale con i guai

CI è successa una cosa strana, abbiamo inviato diverse impronte di archivi informatici creati nel 2011 (per cui con i nuovi algoritmi di calcolo delle impronte sha256) e non ci sono stati problemi nell'accettazione del file.

Abbiamo fatto anche una prova con una impronta creata qualche anno prima. Ne ho scelta una del 2007 (anno fiscale 2006) che non è scaduta e neanche il certificato di emissione è scaduto (10/2011) ma il file non è stato accettato con l'indicazione "Marca non Integra".

Le verifiche fatte con diversi software indicano che la marca è integra e valida.

La cosa è sotto osservazione e seguiranno altre prove.

Le ipotesi possono essere 3

1 - Il software di ricezione si aspetta di trovare attributi nella marca che prima del 2010 non erano utilizzati

2 - Le marche con algoritmo sha1 non vengono accetate

3 - Noi abbiamo sbagliato qualche cosa.

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Diamo a Renato quel che è di Renato

Ho avuto occasione ieri di ascoltare l'intervento del Ministro Renato Brunetta al convegno Rinascimento Digitale organizzato da Assolombarda.

Il Ministro ha fatto il punto su  3 grandi progetti che sono stati realizzati o sono in corso di realizzazione:

I certificati on line

Chi è lavoratore dipendente o ha una impresa sa che da alcuni mesi le assenze per malattia non necessitano più dell'invio del certificato tramite raccomandata, il Medico di base che accerta la malattia, compila un certificato on line che viene immediatamente recapitato all'Inps e all'azienda (se ha fornito all'INPS l'indirizzo PEC) . Se l'azienda non ha la pec può consultare la situazione on line.

I certificati a mezzo raccomandata erano circa 10 milioni, con quelli on line per prima cosa si è scoperto che le assenze reali sono molte di più circa il doppio .

Le ricette on line

Il progetto va avanti e il prossimo passo saranno le Ricette dei medicinali. Come sapete oggi il medico stampa la ricetta su un modulo a lettura ottica, il paziente si presenta in farmacia che provvede a consegnare i farmaci e ad applicare sulla ricetta i bollini con i codici dei prodotti. La ricetta cosi formata viene elaborata dla farmacista in mazzette e inviata alla regione che acquisiti i dati effettua gli opportuni controlli e (con ritardo) effettua i pagamenti.

La ricetta on line ha un funzionamento simile a quello dei certificati, il medico immette la ricetta nel sistema, il paziente si presenta in farmacia con la propria carta sanitaria che permette al farmacista di richiamare la ricetta e completare la consegna, I dati già caricati e controllati giungono alla regione.

Informatizzazione della Giustizia

Macerata ha stupito tutti e non poteva che essere così visto che proprio a Macerata vi è una Università che ha realizzato un corso di Gestione elettronica dei documenti.

L'esperimento fatto presso il Tribunale della città ha permesso di smaterializzare in breve tempo e con costi contenuti sia le fasi istruttorie che quelle procedurali utilizzando la PEC per le notifiche e creando una "fascicolo digitale" per ogni procedimento.

La spesa, afferma il Ministro, è contenuta, circa 20.000 euro a Tribunale per acquistare scanner e qualche buon pc, il resto già c'è.

Il sassolino dalla scarpa

Durante la sua relazione il Ministro si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, si è lamentato del mancato riconoscimento da parte della Associazione Industriali della utilità dei Certificati on Line (.. mi auguro che la Marcegaglia almeno mi ringrazi per questa attività che va anche a vantaggio delle Imprese).

Per quanto concerne il futuro, ha annunciato una "provocazione" che verrà avviata a breve: mille professionisti dell'edilizia (geometri ingegneri etc.) invieranno altrettante pratiche in formato elettronico tramite pec a mille comuni (li avviseremo prima ma non diremo quali sono i comuni coinvolti)

Quei comuni che non saranno in grado di gestire la pratica elettronica verranno "sputtanati" pubblicamente. (.. voglio ricordare che per i comuni la PEC è un obbligo e non serve se viene lasciata inutilizzata)

Conclusioni

Un Brunetta a tutto campo che non ha mancato di dire anche "a volte mi sento solo in questa battaglia, anche se il mio Governo mi ha permesso di fare tutto ho dovuto combattere contro lobby e poteri forte che sono sempre restii di fronte ai cambiamenti , ..... perchè quando fai un cambiamento sai sempre che c'è chi ci guadagna ma c'è anche chi ci perde...."

 

Lo capisco , noi stessi per il lavoro che facciamo ci troviamo spesso di fronte a persone che non accettano il cambiamento e inventano mille scuse per dimostrare che "perdere tempo sui documenti cartacei ha un valore" e sappiamo tutti bene che non è così.

Tutto ciò però non toglie il fatto che la PEC è un sistema che non piace, non per strani preconcetti, ma per motivi tecnici precisi,  l'Art. 2215 bis rende difficile la gestione di documenti inforamtici ai fini civilistici, il pagamento dei bolli sui documenti informatici è costoso e poco preciso, la conservazione di documenti informatici viene ancora ostacolata dalle norma fiscali, ma tutto questo l'abbiamo già detto inviando le 4 proposte ad Agenda Digitale per l'Italia  (la 5' relativa all'invio delle impronte è stata ritirata poichè ANORC si sta muovendo sull'argomento) speriamo che ci siano sviluppi a breve.

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